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Op. Refriger chiesti
50 anni di carcere

mangialupi droga e armi

Quasi 50 anni di carcere sono stati chiesti dal PM Giuseppe Verzera oggi nel processo scaturito dall’operazione Refriger che vedeva alla sbarra cinque appartenenti al clan di Mangialupi accusati di associazione finalizzata allo spaccio di eroina, cocaina e marijuana. Il sostituto procuratore della DDA ai giudici del Tribunale la condanna a 16 anni per  il presunto capo dell’organizzazione Francesco Turiano, a 10 anni per  Pietro Coppolino e  Domenico Parisi, a  8 anni per Eugenio Paone e a 3 anni per  Tommaso Crupi il collaboratore di giustizia che con le sue dichiarazioni fece scattare il 25 giugno scorso gli arresti dell’operazione  Refriger. Dopo le repliche dei difensori i giudici entreranno in camera di consiglio per la sentenza. Le indagini scattarono dopo un sequestro di 16 chili di eroina, uno di cocaina, ma anche di armi e munizioni che la  Polizia scoprì nel febbraio dell’anno scorso ad Acqualadroni. Materiale che il gruppo di Mangialupi aveva nascosto nella spiaggia ad una profondità di mezzo metro. La droga era custodita in un bidone di plastica mentre in un borsone gli agenti trovarono una pistola mitragliatrice, due semiautomatiche, tre pistole a tamburo e circa duemila munizioni di vario calibro. Furono le dichiarazioni di Crupi a consentire alla Mobile di sequestrare ancora  armi e droga nel quartiere di Mangialupi. In un’occasione vennero scoperte  pistole,  revolver, una penna pistola di fattura artigianale, un fucile, un panetto di tritolo di tipo militare, munizioni anche da guerra, 1 kg. di polvere da sparo, ed oltre due chili di marijuana.

 

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