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Tares, corto circuito
Giunta - Uffici

C’è qualche inopportuna incongruenza fra quanto sostenuto dall’Amministrazione comunale e gli uffici di Palazzo Zanca a proposito della Tares.
Una interpretazione unica del regolamento sarebbe utile ad evitare un corto circuito che penalizza, come spesso accade, il già martoriato cittadino.

Tares ieri oggi e domani. Il tributo per lo smaltimento della spazzatura che ha piegato le gambe a tanti messinesi continua a dividere anche sul tema delle esenzioni delle riduzioni e sulla quantificazione delle rate.

Il regolamento della Tares, presentato dalla Giunta e approvato dl consiglio comunale , concede la decurtazione di un elemento dal computo del nucleo familiare in caso di domiciliazione per più di sei mesi di uno studente o di un lavoratore fuori sede.

Nella puntata di Oltre il Tg su RTP di giovedi’ scorso l'assessore alle politiche sociali Nino Mantineo ha voluto estendere l’opportunità dello sgravio anche a quelle famiglie che hanno invece, avuto un decesso prima del 30 giugno del 2013. 

In questo momento però se vi recate all’ufficio Tributi e chiedete che vi sia rettificato la quota dovuta per la Tares, non vi sorprendete se vi diranno che il decesso del congiunto non può farvi risparmiare alcun che.

“Il regolamento non lo prevede” dicono dagli uffici “ e noi non possiamo rischiare di creare un danno alle casse comunali ”.  Come l’assessore,la giunta dicono di sì e gli uffici dicono no?

Come si esce allora questo corto circuito?  Toccherà alla politiche dare le direttive interpretative agli uffici . Una nuova delibera che specifichi esattamente i termini della questione senza fraintendimenti o pericoli di ricorsi, appare opportuna. E magari nello stesso atto andrebbe chiarita anche quella indicazione che prioritaria sia la presentazione delle domande per l’ottenimento delle esenzioni. 

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