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Sequestrati beni al
clan dei barcellonesi

La Direzione Investigativa Antimafia di Messina, nel contesto di due distinti provvedimenti emessi dal Tribunale locale, ha sottoposto a sequestro e confisca beni per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro riconducibili a due esponenti di spicco del clan dei "barcellonesi" che opera nella fascia tirrenica della provincia. Le misure di prevenzione patrimoniale scaturiscono da accertamenti condotti dalla Dia di Messina, sotto la direzione ed il coordinamento del Procuratore Guido Lo Forte e dei sostituti procuratori della Dda, Vito di Giorgio e Angelo Cavallo. 

Il provvedimento della Dia riguarda Salvatore Di Salvo e Filippo Barresi entrambi esponenti di spicco del clan mafioso di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), già coinvolti in numerose indagini e condannati. A Barresi e' stata confiscata l'impresa vivaistica "Lo monaco Nunziata ",una quota di diritto di azioni di 2.500 euro pari al 25% del capitale sociale, detenute da Barresi Maria della "Saloons asa.s. di Cuce' Vera & C, 8 terreni agricoli, 2 fabbricati, 2 motocicli, tre autovetture e un autocarro, conti correnti, titoli e altre forme di investimento finanziario, per un valore complessivo stimato in circa 2 milioni di euro. A Salvatore Di Salvo, detto "Sam l'americano", sono state sequestrate quote societarie e compendio aziendale della "P.C.T. Costruzioni S.r.l., della unipersonale", società attiva nel settore dell'abbigliamento, con sede in Barcellona P.G.(ME); 4 autovetture ed un rimorchio; 1 polizza assicurativa; conti correnti titoli e altre forme di investimento finanziario,per un valore complessivo stimato in circa 500 milioni di euro.(ANSA).

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