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Molti messinesi
in piazza
contro la Tares

C’è tanta gente in piazza. Pensionati, disoccupati, capifamiglia con un solo reddito e con mille spese da pagare. Quasi tutti adulti, molti anziani, pochi, pochissimi ragazzi. Cittadini comuni, che cercano di rispettare le regole ma che stavolta si sentono derubati. Così, dice una signora, parlando della tanto discussa Tares, la nuova tassa sui rifiuti. L’altra Messina è scesa in strada stamattina. Ha riempito la parte più vicina a Palazzo Zanca di Piazza Municipio. Ha gridato la sua rabbia per un imposta che pesa in modo terribile sulle famiglie. Alla fine la risposta della città ha fatto felici gli organizzatori.
Tra la gente comune c’erano anche tanti politici, a cominciare da Felice Calabrò, avversario di Accorinti alle elezioni. E poi consiglieri ed ex consiglieri comunali, lavoratori rimasti disoccupati come gli ex Triscele, rappresentanti di associazioni di consumatori e non solo. C’era anche la Confcommercio, che già nei giorni scorsi aveva contestato la Tares.
Cambiamo Messina dal basso avrebbe volotu oconfrontarsi. Alcuni rappresentanti del movimento hanno provato a intervenire, ma mancavano le condizioni per farlo. Così hanno dato spiegazioni a noi.
Verso mezzogiorno la manifestazione si è spostata sulla via Garibaldi, dove è scattato un breve blocco stradale con qualche momento di tensione.
Alla fine, in piazza, sono rimasti i segni della protesta. Spazzatura, a terra. D’altra parte, il tema della manifestazioni era la tassa sui rifiuti.

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