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Non vedenti e
ipovedenti,
sciopero della fame

Sono in sciopero della fame da stamattina e continueranno ad oltranza perché siano rispettati diritti fondamentali ottenuti in passato dopo anni di battaglie. Da mesi si protrae la protesta per la mancanza di quei contributi necessari per assicurare servizi essenziali per l’autonomia, l’istruzione, l’assistenza, strumenti indispensabili per la loro inclusione sociale. Mesi di sit in, colloqui, incontri, proteste, una fitta rete di colloqui e attese conclusisi con promesse e con il taglio del 40% dei contributi concessi ai tre Enti per l’esercizio 2013, e peraltro non ancora stanziati, e l’assoluto interrogativo per il prossimo anno per il quale conseguentemente non è stato possibile organizzare né servizi né corsi indispensabili per la loro integrazione scolastica e socio lavorativa.   

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