Non si sentono “cervelli in fuga” ma lontano da Messina sono riusciti a trovare opportunità lavorative che la città dello Stretto non è stata in grado di offrire. Ma da ognuna delle loro testimonianze è emerso con forza il legame, affettivo e professionale, con Messina e la voglia di contribuire in termini di idee ed energie a creare una rete virtuosa per mettere “a sistema” professionalità e saperi e trasformare la città in luogo dinamico e sprovincializzato, aperto a nuove istanze e opportunità. Sei diverse testimonianze, di ricercatori ed artisti, sei storie partite da Messina ed approdate in altre città italiane, in Francia e negli Stati Uniti. La mappa dei talenti messinesi è ricca e variegata, come è emerso con chiarezza dall’incontro promosso dall’Associazione culturale “Antonello da Messina”, dall’assessorato comunale alle Politiche giovanili e dall’Ente Teatro e introdotto dalla presidente dell’associazione Milena Romeo che ha ricordato come l’evento, in linea con quello del 2012, «si inserisce nel solco di un percorso avviato da tempo e pensato per creare occasioni di riflessione sulla cultura in chiave non solo estetica ma anche etica e sociale, mettendo in comune le energie positive che la città possiede ma che spesso corrono sotterranee. Un percorso lento – ha detto Milena Romeo – ma propositivo, per costruire memoria e porre le basi per un futuro differente». «Andar via da Messina può essere una necessità, ma purtroppo siamo di fronte ad un costante impoverimento perché – ha sottolineato il presidente dell’Ente Teatro, Maurizio Puglisi –la città non è in grado di attirare altri talenti».
I sei “talenti”
Livio Bisignano giovane attore trasferitosi a Roma. Luca Fiorino attore al Piccolo di Milano. Andrea Bellantone filosofo e preside all’Università cattolica di Tolosa. Carlotta Giacobbe chimica all’Università dell’Insubria. Rodolfo Savica docente all’Università di Salt Lake negli Usa. Gabriele Savasta cantante- cabarettista a Zelig.
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