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Sostenitori Civati
aprono le danze

“Saranno gli elettori, l’8 dicembre,  a fare la differenza e magari a ribaltare i risultati dei congressi, ma, in ogni caso, si guarda in prospettiva, anche se al momento è delle segreteria nazionale che si sta parlando e non della candidatura a premier. In vista di questo nuovo appuntamento,  le diverse anime del Pd si interrogano sul futuro del partito. Per i sostenitori di Giuseppe Civati è il momento di fare delle scelte di vero cambiamento, di interrogarsi sul fallimento dei tentativi di riforma del Paese, su un Pd che, negli ultimi quattro anni, per ben tre è riuscito a  governare  col centrodestra- ammette Piero David, capolista per l’assemblea nazionale. E’ necessaria discontinuità- aggiunge- affinchè il nostro sia il partito degli elettori e non solo dei militanti. Basta guardare le liste dei candidati all’assemblea nazionale, collegate agli aspiranti segretari- conclude-  per vedere che questo segnale arriva proprio da Civati.  Il Pd è l‘unico partito di massa in Italia dotato di grandi strumenti di partecipazione, ma con una classe dirigente inadeguata e poco credibile, perché non fa mai ciò che promette, e dove ci si concentra attorno a leadership carismatiche facendone dipendere il destino del partito. E’ il commento di Giuseppe Grioli ex segretario cittadino: Civati è l’antipersonaggio,  l’antileader che sfida i favoriti perché vuole ripartire dalla gente comune. A margine dell’incontro sulle primarie, sullo sfondo locale, a fronte dell’elezione bulgara dell’unico candidato alla segreteria provinciale Basilio Ridolfo, il partito non ha ancora il nuovo segretario cittadino. Gli interrogativi su quale futuro per il pd anche a livello locale sono tutt’altro che esauriti.

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