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L'ordinanza anti tir
stenta a decollare

Un’ordinanza che stenta a decollare. Entrata in vigore il 22 ottobre,   resa efficace, unilateralmente, nella notte tra il 27 e il 28 ottobre e modificata due giorni dopo, non senza suscitare polemiche, oltre alle dimissioni del comandante della polizia municipale. Ora anche difficoltà  per renderla efficace anche in senso contrario. Per fare questo era indispensabile collocare dei cartelli a Villa S. Giovanni per avvisare gli autotrasportatori che una volta sbarcati negli approdi situati nel centro di Messina avrebbero trovato il divieto. Ma non sono i cartelli il solo problema visto che  c’è grande intesa tra i due sindaci Accorinti e La Valle.    Quello di difficile soluzione invece, è il problema legato all’attesa che i mezzi pesanti devono rispettare per imbarcarsi su bidirezionali dirette al porto di Tremestieri.  Lo spazio per fare sostare i tir nelle corsie di imbarco a Villa S. Giovanni non sarebbe sufficiente per consentire ai tir di incolonnarsi. Il rischio, sarebbe quello di una lunga colonna che finisca per intralciare il sottopasso ferroviario, la zona prospiciente la stazione, nonché  il centro abitato in caso di grande afflusso di messi pesanti.   La soluzione è l’area di stoccaggio appena fuori lo svincolo di Campo Calabro che precede quello di Villa S. Giovanni. Ma fino al 29 novembre resterà chiuso per i lavori di ammodernamento della A3 Salerno-Reggio Calabria.  Solo le deroghe all’ordinanza la soluzione, almeno per tutto questo mese. Insomma, in entrata, dalla rada S. Francesco, i mezzi pesanti continueranno a transitare sulle strade del centro prima di imboccare la tangenziale.  A dicembre l’area di stoccaggio a Campo Calabro, a gennaio, si spera, il doppio approdo a Tremestieri, potrebbero rappresentare la fine di un incubo per i messinesi. Ma c’è ancora da attendere.

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