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Senza risposte il giallo
di Provvidenza Grassi

«Il mio appello continua ad essere uno solo: Provvy, fatti sentire. Anche solo una telefonata, qualsiasi cosa. Qualcuno ci faccia avere notizie. Non sappiamo più cosa pensare ». Giovanni è disperato. Il papà di Provvidenza Grassi, la 27enne letteralmente scomparsa nel nulla il 10 luglio scorso, ha anche lasciato il lavoro, «perché la vita di mia figlia viene prima di ogni cosa ». E non si rassegna. Non vuol nemmeno pensare ad altre ipotesi che non siano la sua: lei è viva ed è da qualche parte. Già, ma dove? «I carabinieri non ci danno nessuna notizia – insiste – ci dicono che le indagini vanno avanti e che c’è il massimo riserbo. Basta. E noi stiamo in ansia dalla mattina alla sera ». Gli appelli si sprecano, su Facebook e per strada: tante le vetrine di negozi e di bar, in città e in provincia, su cui sono attaccati i volantini col volto di Provvidenza. Ma nessuno si fa vivo, nessuno dice nulla. Capitano anche segnalazioni errate. L’ultima di una ragazza che ha sostenuto di aver visto Provvidenza in un sottoscala a Giammoro. Si trattava di un errore, quella donna non era Provvy, come la chiamano gli amici.

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