Ieri l’intervento della Polizia e dei Vigili Urbani, oggi quello spiazzante dell’assessore Nino Mantineo. Partiamo dai fatti . In un’operazione congiunta disposta dal questore Carmelo Gugliotta per arginare il fenomeno dell’accattonaggio ed il suo sfruttamento, è stata effettuata una raffica di controlli nelle vie del centro.
Gli agenti hanno fermato 9 stranieri che presidiavano i semafori e chiedevano l’elemosina. Per due rumeni è scattato il decreto di allontanamento dal nostro territorio, perché già destinatari da tempo di questo provvedimento. Per tutti gli altri è scattata una diffida a non esercitare attività illecite, regolarizzando la loro posizione.
Stamattina è arrivata la reazione dell’Assessore comunale alle politiche sociali e salute, Nino Mantineo. L’ex presidente del Cesv scrive in una nota che " i poveri, costretti all'accattonaggio sul ciglio delle strade o dei marciapiedi, vivono una condizione di disagio e non possono essere criminalizzati. Già sono costretti a prostrarsi; a ciò si aggiunge la beffa del provvedimento disciplinare nei loro confronti – Mantineo definisce questa operazione, e qui i toni divengono acuti – come una barbarie morale e giuridica. Queste forme di repressione sembrano rievocare le società medievali. Sarebbe opportuno – e qui l’intervento diviene un suggerimento che farà discutere - poiché la norma esiste, rivolgere un invito all'obiezione di coscienza da parte delle forze dell'ordine e ai rappresentanti del Corpo di Polizia municipale. E' giusto, invece, - conclude l'assessore Mantineo – verificare se dietro i bambini e i poveri che chiedono l'elemosina ci sia una regia occulta che li spinge a farlo e raccoglie i guadagni”.
Dalla Questura , nessun commento all’uscita di Mantineo ma solo la ferma determinazione a continuare, come succede ogni giorno e per ogni intervento , a seguire la strada maestra dell’applicazione della legge.
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