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Casa Serena, il consiglio
comunale pressa

Non si vede neanche uno spiraglio all’orizzonte di Casa Serena se si pensa che palazzo Zanca non ha un centesimo e che per ottenere l’agibilità del plesso servirebbero almeno sette milioni di euro. E’ quanto costerebbero i lavori e gli  impianti per  la messa in sicurezza di tutta la struttura secondo criteri inderogabili dettati dall’asp, fra cui l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento alle norme di protezione civile e di sicurezza sul lavoro e delle attrezzature tecniche, come cucina  e lavanderia. L’importo va distinto dai circa 900milaeuro impegnati dalla giunta per la costruzione di tre scale esterne e il trasferimento della sala caldaia, come prescritto, in questo caso, dai vigili del fuoco. Opere inderogabili per permettere ai  50 anziani rimasti di continuare ad essere assistiti nella struttura di montepiselli, al contrario degli altri trasferiti alcuni mesi fa.  Stamattina riunione congiunta  fra le sesta e la settima commissione a palazzo zanca (servizi sociali e manutenzione degli immobili comunali) alla presenza dei dirigenti e del presidente del consiglio Emilia Barrile che ha anche fatto il punto della situazione e ha ricordato che esisteva un progetto di cinquemilioni di euro, mai finanziato dalla regione. Era assente giustificato l’assessore Mantineo per la missione palermitana sull’ex Margherita. Un problema difficile da risolvere quello di Casa Serena  anche per la questione dei gravi ritardi nel pagamento degli stipendi ai lavoratori. Per approfondire la conoscenza  della situazione, il nuovo consiglio ha deciso di effettuare un sopralluogo nei prossimi giorni. 

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