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4 richieste di giudizio
per medici del Papardo

Sono quattro le richieste di rinvio a giudizio, avanzate dal sostituto procuratore Alessia Giorgianni, nell’inchiesta sulla  morte del piccolo Salvatore Rizzo, avvenuta il primo aprile dell’anno scorso al Policlinico dopo essere stato curato per alcuni giorni al Papardo.   Il provvedimento ha raggiunto proprio quattro medici del Papardo nei confronti dei quali è ipotizzato il reato di omicidio colposo.  Per cinque medici del Policlinico invece il magistrato aveva già chiesto  l’archiviazione non essendo emersi profili di responsabilità nei loro confronti.  Salvatore era stato trasportato una prima volta al Papardo in preda ad una crisi di vomito ma era stato subito dimesso perché non gli fu riscontrato nulla di grave. Due giorni dopo però Salvatore a casa  si era sentito di nuovo male ed era tornato al pronto soccorso del Papardo ma ancora una volta era stato dimesso. Infine 48 ore dopo un’altra crisi di vomito e questa volta i genitori hanno deciso di condurlo al pronto soccorso pediatrico del Policlinico. Ma appena giunto in ospedale il bambino è entrato subito in coma ed è spirato sulla barella mentre lo trasportavano in Terapia intensiva pediatrica. Secondo la diagnosi dei medici  Salvatore morì per uno «scompenso multiorgano», l’autopsia per il medico legale si trattò di perforazione al duodeno.  I genitori decisero di rivolgersi alla magistratura, presentando una denuncia,  convinti che il vero problema di Salvatore non fu mai diagnosticato, conducendolo alla morte a soli dieci anni.   

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