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Palazzo Zanca affonda
i colpi sui Tir

Porto Tremestieri

 

All’incontro di domani mattina, Palazzo Zanca arriva col petto in fuori. 
Azzerata ogni tolleranza con un semplice memorandum, una rinfrescata alle regole di un’ordinanza, quella del dicembre del 2010, che troppo spesso in questa trentina di mesi è stata disattesa riempiendo la città di mezzi pesanti anche quando non era necessario.
Il dirigente del dipartimento mobilità e viabilità Mario Pizzino, scrive al Prefetto , alle forze dell’ordine, alla capitaneria ed all’autorità portuale ed ovviamente anche alle società armatrici ed alle associazioni degli autotrasportatori. Ai vettori sullo Stretto e ed a chi gestisce gli approdi di Tremestieri, San Francesco e Porto Storico arriva un vero e proprio richiamo ad attenersi scrupolosamente alle procedure previste dall’ordinanza blocca Tir.
E’ prossimo un giro di vite che moltiplicherà i controlli sul rispetto del divieto di attraversamento della città dei mezzi pesanti se non in caso di accertata e straordinaria necessità. Solo lo scalo di tremestieri, viene ricordato alle associazioni degli autotrasportatori ed agli armatori è deputato ad imbarcare e sbarcare mezzi pesanti.
E’ la rigidità delle norme che regolano le eccezioni metterebbe la città al riparo dall’invasione di mezzi pesanti, se non fosse stata, nei fatti, disattese in maniera troppo frequente. La scorsa settimana il botta e risposta fra il comandante della Polizia Municipale Ferlisi e la caronte & Tourist per via di quei 700 pass su mille rilasciati in venti giorni con una motivazione non prevista dall’ordinanza. 
La procedura per bypassare Tremestieri e consentire l’utilizzo di S.Francesco, sulla carta appare assai rigida. L’inagibilità dell’approdo deve essere dichiarato dalla Capitaneria di Porto, per questioni meteomarine o dalla polizia stradale, per ingorghi di viabilità. A quel punto, recita l’ordinanza sindacale allegata alla nota di Pizzino, è il Comando Polizia Municipale ad autorizzare, su richiesta, il cambio dell’approdo. La società tremestieri, una volta autorizzata, deve consegnare i pass che derogano al divieto di transito in centro città. L’autista ha due ore di tempo per imbarcarsi ed il suo passaggio deve essere trascritto su un doppio registro che tenga conto di motivazioni e tempi. Il promemoria e l’annuncio dei controlli più rigidi suona già come  il primo affondo al tavolo dell’incontro fra i sindaci dello Stretto e gli armatori.  

All’incontro di domani mattina, Palazzo Zanca arriva col petto in fuori. Azzerata ogni tolleranza con un semplice memorandum, una rinfrescata alle regole di un’ordinanza, quella del dicembre del 2010, che troppo spesso in questa trentina di mesi è stata disattesa riempiendo la città di mezzi pesanti anche quando non era necessario.Il dirigente del dipartimento mobilità e viabilità Mario Pizzino, scrive al Prefetto , alle forze dell’ordine, alla capitaneria ed all’autorità portuale ed ovviamente anche alle società armatrici ed alle associazioni degli autotrasportatori. Ai vettori sullo Stretto e ed a chi gestisce gli approdi di Tremestieri, San Francesco e Porto Storico arriva un vero e proprio richiamo ad attenersi scrupolosamente alle procedure previste dall’ordinanza blocca Tir. E’ prossimo un giro di vite che moltiplicherà i controlli sul rispetto del divieto di attraversamento della città dei mezzi pesanti se non in caso di accertata e straordinaria necessità. Solo lo scalo di tremestieri, viene ricordato alle associazioni degli autotrasportatori ed agli armatori è deputato ad imbarcare e sbarcare mezzi pesanti.E’ la rigidità delle norme che regolano le eccezioni metterebbe la città al riparo dall’invasione di mezzi pesanti, se non fosse stata, nei fatti, disattesa in maniera troppo frequente. La scorsa settimana il botta e risposta fra il comandante della Polizia Municipale Ferlisi e la caronte & Tourist per via di quei 700 pass su mille rilasciati in venti giorni con una motivazione non prevista dall’ordinanza. La procedura per bypassare Tremestieri e consentire l’utilizzo di S.Francesco, sulla carta appare assai rigida. L’inagibilità dell’approdo deve essere dichiarato dalla Capitaneria di Porto, per questioni meteomarine o dalla polizia stradale, per ingorghi di viabilità. A quel punto, recita l’ordinanza sindacale allegata alla nota di Pizzino, è il Comando Polizia Municipale ad autorizzare, su richiesta, il cambio dell’approdo. La società tremestieri, una volta autorizzata, deve consegnare i pass che derogano al divieto di transito in centro città. L’autista ha due ore di tempo per imbarcarsi ed il suo passaggio deve essere trascritto su un doppio registro che tenga conto di motivazioni e tempi. Il promemoria e l’annuncio dei controlli più rigidi suona già come  il primo affondo al tavolo dell’incontro fra i sindaci dello Stretto e gli armatori. 

E non si è fatta attendere la risposta della società terminal Tremestieri dopo la nota di Palazzo Zanca che annuncia massima severità sulle procedure di concessione dei pass. La società che gestisce l’approdo a sud sostiene che la situazione di emergenza che comporta lo spostamento del traffico pesante alla Rada S. Francesco, è costante oramai da tre anni. Questo perché – si legge nella nota- esiste una ordinaria situazione di inefficienza del porto di Tremestieri che opera al 50% della proprio potenziale. Questo genera una casistica prevista dalla ordinanza del 2006 ed ispirata a limitare il pericolo di inquinamento atmosferico e acustico, dato dalla saturazione degli spazi di sosta ed attesa. Ed è a quella procedura prevista sette anni fa che il Terminal Tremestieri- conclude la nota - si sta adeguando.  

 

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