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Tre indagati per
la spedizione
punitiva

Sono tre gli indagati per la morte di Domenico Santapaola il 36enne messinese ucciso a Spadafora in un conflitto a fuoco la sera del 10 febbraio dell’anno scorso nel corso di una spedizione punitiva. Il sostituto procuratore Alessia Giorgianni ha chiuso le indagini dell’inchiesta che nel corso dei mesi aveva portato all’arresto dei tre indagati che, con lo stesso Santapaola, avrebbero composto il commando. Si tratta di Rosario Verdura, 33 anni, Antonino Cardia, 31 anni e Lorenzo Di Blasi, 21 anni tutti accusati di tentato omicidio. Secondo l’accusa il gruppo di fuoco quella sera, in via Acquavena di Spadafora, attese che la guardia giurata ed il fratello Davide,dopo aver chiuso la loro profumeria, raggiungessero l’auto parcheggiata. Quando si trovarono a pochi metri l’uno dall’altro Santapaola puntò la pistola contro Francesco Giorgianni ma l’ex guardia giurata rispose al fuoco e lo uccise mentre i complici della vittima se la diedero a gambe riuscendo a far perdere le proprie tracce, Le indagini dei Carabinieri consentirono di individuare i complici di Santapaola. Cardia, che avrebbe accompagnato i complici in via Acquavena con la propria autovettura mentre  Verdura e Santapaola scesero dall’auto e raggiunsero i fratelli Giorgianni.  Secondo quanto accertato dai Carabinieri del Ris, che hanno estrapolato alcuni reperti biologici, Di Blasi si sarebbe trovato sull’auto con Verdura, Cardia e Santapaola. Secondo l’accusa la spedizione doveva rappresentare una punizione contro Davide Giorgianni che qualche mese prima, alla guida della sua auto, sull’autostrada Messina-Palermo all’altezza di Villafranca, si scontrò con un’altra autovettura che volò già dal viadotto. Nell’incidente morirono una donna ed il  figlioletto di pochi mesi.

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