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Si chiama Messina,
è la nuova nave
delle ferrovie

Nave messina

Le altre navi salutano l’ingresso in porto della nuova arrivata. Si chiama Messina. L’ultima che portava questo nome ha smesso di attraversare le acque dello Stretto nel 1981, più di trent’anni fa. Fu dismessa dopo 57 anni di servizio. Era una nave solida e con una storia bellissima. La prima a tre binari, l’unica a sopravvivere ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Non è un caso se questa nuova nave che Rfi ha portato oggi alla seconda invasatura della Marittima si chiama come quella. Messina.

È una nave di 147 metri, 2500 tonnellate, viaggia a 18,7 nodi e può portare auto, mezzi pesanti, carrozze e carri ferroviari insieme a 900 passeggeri.

L’hanno costruita a Marina di Carrara, dopo un lungo viaggio è arrivata in città. E’ nuova, e questa è già una notizia per il trasporto ferroviario nello stretto. Si chiama Messina, e questo, forse, è un fatto ancor più significativo. Poteva portare altri nomi, c’è stata una lunga battaglia dell’associazione ferrovie siciliane del presidente Giovanni Russo e della società messinese di storia patria di Giovan Giuseppe Mellusi per farla chiamare così. Una battaglia vinta, alla fine, che ha restituito alla città una nave che porta il suo nome, cosa che non accadeva da trent’anni. Era una questione di principio. Di orgoglio. Quello che si prova a vedere scritto Messina sul fianco di una nave imponente e importante.Ha un sapore speciale vederla entrare in porto. Lo avrà sempre, tutte le volte che questa nave attraverserà lo stretto. Stretto di Messina. Nave Messina.

 

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