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Caso Archimede, si
farà l’incidente
probatorio

liceo archimede

Incidente probatorio in forma protetta. Per mettere a confronto la ragazza e i due suoi compagni, gli studenti sedicenni del liceo scientifico Archimede che dal 7 febbraio scorso si trovano in regime di arresti domiciliari (per i minori si chiama “permanenza in casa”), con l’accusa di aver abusato sessualmente della loro compagna tra il 7 e il 14 gennaio di quest’anno, all’interno dell’istituto. Ecco la decisione adottata dal gip del tribunale per i minorenni Michele Saya, che ha convocato tutti per il 5 marzo prossimo dopo la richiesta di incidente probatorio avanzata nei giorni scorsi dal sostituto procuratore Giuseppina Latella, il magistrato che sta conducendo l’inchiesta sui fatti avvenuti nella scuola. L’incidente probatorio è in pratica un “processo” che si svolge subito dopo un fatto che ha risvolti penali, per cristallizzare le prove, se c’è il concreto pericolo che con il passare del tempo le acque si possano confondere in attesa che con le procedure normali si celebrino l’udienza preliminare e poi l’eventuale processo. «Detta prova - scrive il gip Saya nella sua ordinanza di ammissione -, è rilevante per la decisione dibattimentale, dato che essa consentirà di effettuare la ricostruzione del presunto episodio delittuoso» Quindi il pm Latella vuole vederci ancora più chiaro in questa vicenda che ha suscitato un’eco vastissima sia all’interno dello storico istituto del viale Boccetta e nell’opinione pubblica cittadina. Per il prossimo 5 marzo sarà proprio il gip Michele Saya a condurre l’incidente probatorio «in forma protetta», ed ha nominato anche una psicologa che seguirà passo passo la ragazza nel corso della sua testimonianza in aula. Il magistrato ha ovviamente convocato i due studenti sedicenni accusati dalla ragazza di averla molestata sessualmente, che avranno un confronto con la vittima, e inoltre una serie di testi. Nei giorni scorsi il collegio del Riesame del Tribunale per i minorenni presieduto dal giudice Marcello D’Amico con a latere il collega Agostino Cisca, cioé l’organo d’appello rispetto ai provvedimenti emessi dal gip Saya, ha confermato la misura restrittiva a carico dei due ragazzi, cioé la permanenza in casa. In questa storia si parla di fatti che si sono dipanati tra il 7 e il 14 gennaio di quest’anno. La ragazza vittima degli abusi sessuali ha reso le prime dichiarazioni dopo i fatti il 16 gennaio, davanti ai carabinieri della stazione di Tremestieri ed ha chiaramente indicato i due suoi compagni di classe come autori di abusi sessuali attraverso pesanti approcci verbali e toccamenti, che sarebbero avvenuti in più ambiti e locali della scuola. Ha poi reiterato le accuse davanti al sostituto procuratore per i Minori Giuseppina Latella il 23 gennaio scorso. Quindi il magistrato ha inoltrato una richiesta di misura restrittiva al gip dei Minori Michele Saya, che l’ha concessa. Misura che è stata eseguita la mattina del 7 febbraio scorso.

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