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Trova consensi l’idea
di un’unica Autorità
portuale dello Stretto

  «Era una nostra proposta di qualche anno fa, ci fa piacere che il presidente De Simone l’abbia rilanciata», afferma il segretario generale della Cgil Lillo Oceano. «Sono contento che si riparli di un tema sul quale ci stiamo battendo da anni», fa eco l’assessore provinciale Michele Bisignano. L’idea di un’Autorità portuale dello Stretto (della quale si è discusso in un recente vertice alla Prefettura di Reggio Calabria), al di là di chi reclama primogeniture, sembra trovare consensi su fronti anche divergenti, se non contrapposti. I vantaggi operativi di un unico ente con competenze su Messina, Milazzo e Reggio Calabria, secondo la Cgil, avrebbero ricadute importanti per la comunità e per il sistema delle imprese. «Si tratta di un’ipotesi – spiega Oceano – che, come sostenemmo qualche anno fa, consentirebbe con efficacia di mettere in sinergia le strutture e le risorse necessarie ad affrontare in maniera organica il nodo dei trasporti e delle attività portuali nello Stretto e nei territori delle due aree metropolitane che vi si affacciano. Un’unica Autorità portuale, con una più puntuale individuazione delle zone di competenza, potrebbe collegare al meglio porti, aeroporti, stazioni, realtà urbane e distretti turistici, realizzare infrastrutture capaci di rendere i nostri territori più vivibili e idonei ad attrarre investimenti e insediamenti produttivi. Ciò sarebbe possibile superando duplicazioni e conflitti di competenze e mettendo insieme risorse economiche già esistenti e immediatamente disponibili. Per realizzare questo progetto – insiste Lillo Oceano – è necessario mettere da parte gelosie, campanilismi ed egoismi, riunire tutti i soggetti interessati e chiedere agli organismi competenti le opportune rapide determinazioni, a partire dalla soppressione dell’Ente porto». È la tesi che, pur con qualche distinguo, va sostenendo con coerenza l’assessore provinciale Bisignano: «Occorre agire su due fronti: da un lato, l’attuazione dell’area metropolitana dello Stretto, che deve essere sancita con passaggi istituzionali e atti concreti e, dall’altro, l’eliminazione dei conflitti di competenze che hanno finora paralizzato ogni piano di riqualificazione e di sviluppo delle aree portuali e della Zona falcata ». Di questi temi si discuterà martedì, nel corso del vertice convocato dal prefetto di Messina Stefano Trotta. «In quest’occasione – dichiara il segretario generale della Cgil – proporremo di assumere iniziative, anche d’intesa con le istituzioni e le parti sociali di entrambe le rive dello Stretto, per sostenere l’ipotesi dell’Autorità portuale unica. Con la stessa determinazione chiederemo al prefetto che venga rapidamente convocato quel “tavolo” più volte richiesto dal sindacato per avviare un percorso che conduca ad un confronto aperto e democratico, capace di assumere sollecitamente decisioni e consegnare alla città un progetto concreto di utilizzo delle aree della cittadella fieristica, sia in termini di restituzione alla fruizione di luoghi pubblici sia di un auspicabile impiego produttivo di quelle stesse aree». L’incontro sulla Zona falcata è di particolare rilevanza alla vigilia di possibilità novità sul fronte del contenzioso giudiziario e in attesa delle scelte che il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta è chiamato a compiere nelle prossime settimane e alle quali egli stesso – così come dichiarato in occasione della sua visita alla Falce avvenuta domenica scorsa – non intende in alcun modo sottrarsi. Speriamo che finalmente, in tempi ragionevolmente brevi, si possa imboccare la strada che porta alla “rigenerazione urbana” del nostro meraviglioso affaccio a mare.

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