Il Bisazza rioccupa, “molla” il Maurolico. Tiene ancora banco la protesta nelle scuole cittadine. Lo stop in Senato del Dl Aprea non ha fermato gli studenti che tra occupazioni e autogestioni continuano a frenare l’attività didattica. Dicevamo del liceo classico Maurolico, primo istituto messinese a “lasciare in mano” agli studenti corridoi, classi e banchi e ugualmente antesignano nell’interruzione dell’estrema forma di contestazione. A determinarne la fine il venire meno dei principali motivi della protesta e la ridotta partecipazione. I ragazzi promettono comunque di rimanere vigili sulle scelte governative che riguardano l’istruzione e il loro futuro.
Passo indietro invece per gli studenti del Bisazza, che dopo avere “disoccupato” lunedì sera hanno nuovamente preso possesso della scuola ieri mattina. Il collettivo è passato da 307 a 70 componenti, riattivata l’organizzazione delle iniziative anche se il clima non sembra essere dei migliori. Gli alunni e anche alcuni docenti non vogliono
recitare il ruolo di “capro espiatorio” e hanno smentito le notizie riferite a danni avvenuti all’interno del plesso dell’Annunziata.
Prosegue l’occupazione anche allo Jaci, all’Archimede, al Basile e al La Farina. In quest’ultima scuola l’assemblea si è espressa con 260 voti favorevoli su 438, definendo
il programma fino a venerdì, quando è previsto il corteo che coinvolgerà tutti gli istituti messinesi.
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