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Le risorse destinate agli alluvionati

Da un lato ci sono cinesi che, approfittando, della decisione del ministro Clini di prorogare l’iter del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, vorrebbero investire nella realizzazione dell'opera. Dall’altro c’è proprio il governo Monti, che ha fornito un indirizzo ben preciso sulla destinazione delle somme, all’incirca 250 milioni di euro, non usate per il pagamento delle penali ad Eurolink. I fondi dovrebbero essere intati utilizzati “per la ricostruzione delle aree alluvionate delle ultime settimane”, così come anche riportato dal “Sole 24 Ore”.

Ebbene sì, nessun riferimento alla città dello Stretto, dove, da più parti, all’indomani dell’iniziale decisione del Consiglio dei Ministri di rescindete l’accordo con il General Contractor, si era chiesto di stornare le “somme-Ponte” per la messa in sicurezza del territorio. Una missione quest’ultima che, oggi, pur essendo stata concessa una sopravvivenza di altri due anni al Ponte e alla società Stretto di Messino, il ministro Clini sembra destinato a portare avanti. Non può tuttavia passare inosservata la mancanza di riferimenti alla realtà messinese. “Il nuovo fondo – si legge ancora sul quotidiano economista – potrebbe per altro tirare la volata anche alla norma per il “piano Clini” un piano strategico per prevenire il dissesto idrogeologico e fare manutenzione territoriale”.

A livello procedurale, inoltre, si discute della possibilità di creare “un patto di stabilità che, almeno sugli interventi anti-dissesto, salti il livello comunale e provinciale, per scattare solo a livello regionale. Potrebbe essere la regione, dunque, ad autorizzare gli interventi e a garantire, al tempo stesso, il saldo neutro totale ai fini di stabilità interna”. Dei progetti del governo Monti e, nello specifico del ministro dell’Ambiente, non sembra però essere ancora a conoscenza il governatore Rosario Crocetta, che proprio questa mattina, ospite della trasmissione “Uno Mattina insieme al direttore editoriale della “Gazzetta del Sud”, Lino Morgante, non ha fatto alcun accenno all’ipotesi di creazione di questo “fondo per le popolazione alluvionati delle ultime settimane”.

 

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