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69 licenziamenti,
è ancora muro contro muro

caronte

Potrebbero già scattare a fine novembre i 69 licenziamenti decisi da Caronte Tourist spa nei giorni scorsi per fronteggiare la crisi aziendale. Non si è registrato alcun passo indietro, dunque, neanche stamattina, durante l’incontro al Royal Palace hotel,   fra la dirigenza del personale e i rappresentanti sindacali. Tiziano Minuti e Rino Famiani  hanno spiegato che l’attivazione della legge 223 esclude interventi sui salari e che l’utile in bilancio,  diffuso dalla stampa nei giorni scorsi,  già quest’anno potrebbe essere praticamente scomparso. Dunque, per l’azienda, alla diminuzione  del traghettato non si può che rispondere con l’abbassamento dell’offerta. Immediata la reazione dei sindacati che, ribadito il no ai licenziamenti-  hanno chiesto  la presa in visione dei bilanci relativamente ai costi e agli incassi. Pino Foti della cgil ha ribadito che già negli ultimi cinque anni la crisi è stata affrontata con la riduzione del personale, circa cento persone, attraverso  il passaggio da 33 a 23 equipaggi,  la riduzione delle tabelle e l’aumento del prezzo del biglietto. Alla controffensiva dei sindacati, presenti oggi al tavolo delle trattative, c’è da aggiunge la nuova mobilitazione per martedì 23 prevista dall’orsa con la proclamazione dello sciopero di 24 ore, dalle 17 alle 17. 

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