Il mese di luglio sta andando in archivio ma il consuntivo della prima parte della stagione turistica presenta indici negativi per quanto riguarda l’arcipelago eoliano. La bellezza del paesaggio e le acque cristalline non sono sufficienti, in tempi di profonda crisi, per attirare villeggianti che non siano quelli del “mordi e fuggi” . A tenere lontani i turisti sono da una parte i servizi di collegamento e dall’altro i prezzi degli affitti delle case, molte delle quali ancora vuote. Il prezzo dei biglietti degli aliscafi è lievitato notevolmente, chissà se per via dell’accordo tra Snav e Trenitalia che consente a chi arriva in treno a Napoli di proseguire verso le Eolie con un biglietto unico. Per quanto riguarda i traghetti, le partenze dal porto partenopeo sarà pure questa una pura coincidenza si sono invece ridotte a due sole corse a settimana. Il volume d’affari del mercato eoliano delle locazioni turistiche è diminuito del 30-40% e le case vengono quindi offerte per i fine settimana, con modalità “last minute”, con sconti fino al 30%. La nuova moda è quella, per i messinesi, ad esempio, di mandare in vacanza i propri figli con i compagni di scuola come premio per la promozione. Il maggior numero di case è a Lipari ed a Salina. A Lipari un’abitazione con 4-5 posti-letto viene offerta da 300 euro fino 1000 euro per la settimana a cavallo di Ferragosto. A Santa Marina Salina si va da 600 euro fino a 1400 euro per la settimana di Ferragosto
Caricamento commenti
Commenta la notizia