"Al via il sostegno per le utenze dei cittadini, le bollette che andranno in scadenza a marzo, aprile, maggio e giugno, quindi nell'arco temporale marzo-giugno. E' la seconda misura che abbiamo messo in campo per le famiglie messinesi, la prima si è conclusa". Il sindaco di Messina Cateno De Luca, in diretta sulla pagina Facebook della Gazzetta del Sud nel consueto appuntamento per affrontare i temi che riguardano la città.
"Per la prima fase sono state 12393 le domande presentate, il 12,46% dei nuclei familiari residenti a Messina. Sono state annullate 3948 istanze di cui 774 ripresentate. Sono state accolte 8445 richieste per un totale dell'8,49% dei nuclei residenti. Per la fascia A e B l'importo riconosciuto è di 2.617.088 euro per una media erogata per nucleo di 455 euro al mese per 4 settimane", ha detto De Luca.
Sulla baracche di Messina, De Luca ha detto: "In città ci sono luoghi come le baraccopoli dove questo periodo di emergenza da Covid-19 è vissuto ancora in modo più complicato. Purtroppo - ha detto il sindaco di Messina, Cateno De Luca - ho dovuto ordinare a circa 2.500 famiglie, che già vivono in questa situazione di disagio, di restare nelle baracche coperte di amianto. In un ambiente, come dimostrato anche dalle statistiche, dove l'aumento di mortalità per alcune patologie è più incisivo. D’altronde, vivere in pochi metri quadrati in sei, sette, otto persone, non è facile e adesso, con il caldo, tutto diventa più difficile. Questi cittadini hanno fatto un grande sacrificio e li ringrazio”.
"C'è stata un'iniziativa di solidarietà e ringrazio l'università per la donazione del gel igienizzante distribuito ad ogni famiglia. Grazie anche all'Esercito per la sanificazione delle zone interne e delle viuzze della baraccopoli", ha sottolineato il primo cittadino.
"La cassa integrazione è purtroppo un problema serio che riguarda la Sicilia e soprattutto la burocrazia. In Sicilia ci ritroviamo con migliaia di domande in lista di attesa. Non c'e' nessuno dal governo regionale che ha saputo fornire una risposta precisa ai nuovi poveri del coronavirus. Io non posso fare nulla, posso solo essere vicino a queste persone. La mia non è una polemica ma un constatazione", ha detto il sindaco.
"Le mascherine calmierate? Quando? E' una delle poche cose che ho apprezzato nel discorso di Conte. Le famiglie e i farmacisti mi hanno pregato di ribadire che nulla è stato calmierato. Sono solo un annuncio. Conte deve dare una data alle cose", ha detto.
"Voglio fare una valutazione ad un provvedimento, quello del 26 aprile del premier Conte. Non lo accetto e ho spiegato i motivi. Le restrizioni previste non contengono un orizzonte temporale preciso. Sempre rinvii, senza dare un riferimento. Le restrizioni senza dare queste risposte non è condivisibile. Gli imprenditori continuano a pagare costi d'azienda, affitto, dipendenti, fornitori. Una situazione che continua a rate. Io sono per una ripartenza differenziata, una fase che definisco di 'libertà vigilata'. Non accetto che in Sicilia si debbano subire le stesse restrizioni della Lombardia. E' una questione di fatto. E' necessario un arco temporale congruo", ha detto De Luca.
"I presidenti della Regioni devono alzare la testa e aiutare il popolo. I governatori pretendano dal Governo l'applicazione differenziata delle restrizioni", ha concluso De Luca.
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