Un messaggio lungo 15 minuti, "a cuore aperto". Renato Accorinti lo indirizza al sindaco De Luca, utilizzando il suo stesso strumento social, e spiega le ragioni del perché rifiuta il confronto preannunciato per novembre dal primo cittadino in carica.
"Io non mi confronteró con te nell'arena che ti piace, quello del rumore e dell'aggressione verbale, perché non dimentico le offese rivolte alla mia persona e alla giunta, fatta di persone per bene, serie, professionali, che si sono dedicate tutte con spirito di servizio rinunciando in quegli anni a stipendi maggiori. Abbiamo fatto errori ma mai per connivenze, non abbiamo mai fatto un gesto o un atto clientelare".
"Tu ci hai insultato - ha continuato - ci hai definito associazione a delinquere, hai detto a me che galleggiano nella mer.... Ecco perché non possiamo avere un confronto, la tua modalità è distante milioni di anni luce dalla nostra. Ti auguro di fare grandi cose per la città e te lo auguro con tutto il cuore, ma ti auguro anche di capire che la violenza e la volgarità delle tue parole non costruiscono una città migliore".
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