Per il comandate della polizia municipale Stefano Blasco, ospite ieri alla Gazzetta all'Approfondimento, è ancora presto per pensare all’ipotesi vigile di quartiere in un territorio vastissimo come quello di Messina: «Presuppone la possibilità di avere un buon numero di vigili, soprattutto giovani e senza problemi medici. E poi deve conoscere il quartiere, i negozianti, raccoglie le istanze dei cittadini. Però ha poco senso fare l’esperimento senza i numeri». Il solito nodo della carenza d’organico, insomma: «al Corpo – ammette Blasco – servirebbero almeno 200 giovani vigili in più, senza voler sovrastimare il fabbisogno».
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