I finanzieri del comando provinciale di Messina hanno sequestrato 65.000 euro a tre dirigenti medici accusati di peculato, truffa aggravata e falso in atto pubblico. L'operazione nasce da una indagine, coordinata dalla Procura, sul rispetto della disciplina dell'esercizio dell'attività intramuraria da parte dei tre professionisti, uno dei quali, l'urologo Francesco Mastroeni, già sospeso, lo scorso 9 settembre.
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