Le aziende messinesi, con la "sorpresa" della zona arancione in Sicilia, sono state chiamate a una nuova prova di sopravvivenza. In molte, che lavorano nel settore della ristorazione, hanno deciso di non rimanere aperte solo per asporto e domicilio perché i costi sono superiori ai ricavi, altre stanno provando a rimanere a galla. Il presidente provinciale di Confesercenti Messina Alberto Palella scriverà al Prefetto per valutare se c'è la possibilità, alla luce dei dati epidemiologici cittadini, di alleggerire il "peso" della zona arancione, anche se i margini di manovra non sono ampi e dovrebbero coinvolgere a più livelli le istituzioni in campo. Intanto le principali novità riguardano il bonus Pmi erogato dal Comune: oggi, finalmente, su molti conti correnti delle aziende che lo avevano richiesto, sono state accreditate le somme e, inoltre, c'è un residuo non ancora speso che potrebbe servire a "rinnovare" la misura nei prossimi mesi. In corso, proprio su questo fronte, c'è già un'interlocuzione tra le associazioni di categoria e l'assessore comunale Carlotta Previti.