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Marcello La Bella (polizia postale): "Non lasciamo da soli i ragazzi con il telefonino"

Dalle tradizionali frodi, ai casi di pornografia minorile, passando per i fenomeni di cyberbullismo (cyber stalking, revenge porn) e furto d’identità: il 67% dei reati informatici compiuti nell’ultimo anno ha avuto come vittime i minori. Ragazzi e pre-adolescenti sono i principali “fruitori” dei social network, disposti anche a “mentire” sull’età pur di avere un profilo attraverso il quale comunicare. E se da un lato la rete, imprescindibile spazio di comunicazione, consente di abbattere i limiti spazio-temporali, pone però i giovani dinanzi a insidie “reali” dalle quali spesso diventa difficile uscire.

“Lasciare un minore da solo con uno smartphone in mano è come lasciarlo solo in un quartiere a rischio”: a dichiararlo è il dott. Marcello La Bella, primo dirigente della Polizia di Stato presso il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni della Sicilia Orientale, intervistato dai giornalisti Salvatore De Maria e Natalia La Rosa sui canali social di Gazzetta del Sud. Un impegno fondamentale quello svolto dalla Polizia Postale che, in collaborazione con le principali istituzioni - prima fra tutte la Scuola - da tempo sta svolgendo una capillare azione di potenziamento dei percorsi di educazione digitale. Come possono i ragazzi riconoscere e prevenire queste situazioni di disagio nelle quali il più delle volte si ritrovano a essere vittime inconsapevoli? “Per agire consapevolmente nonostante la velocità che ci viene richiesta dai social serve una conoscenza approfondita della rete e un forte senso di responsabilità”, ha detto La Bella, sottolineando l’importanza di un affiancamento da parte delle famiglie nella navigazione.

Il funzionario ha ribadito l’importanza di segnalare tempestivamente i reati una volta individuati (invitando soprattutto i ragazzi ad agire anche in maniera anonima) per consentire un blocco immediato della condotta lesiva, individuando successivamente l’autore del fatto (qualora si trattasse di un minore viene richiesto l’intervento della Procura per i minorenni). Per questo motivo è stata creata “YouPol”, un’applicazione che permette all’utente di interagire con la Polizia di Stato inviando segnalazioni (immagini o testo) relative a episodi di bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti. Immagini e testo vengono trasmesse all’ufficio di Polizia e geolocalizzate, consentendo di conoscere in tempo reale il luogo degli eventi. In mattinata La Bella è stato protagonista dell’evento web “I ragazzi e la rete. Navighiamo insieme in acque sicure”, promosso dalla Società Editrice Sud nell’ambito del progetto Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine, in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Messina, durante il quale ha avuto modo di affrontare la delicata tematica, rispondendo alle domande che gli sono state rivolte dagli studenti degli istituti comprensivi “Giovanni Paolo II” di Capo d’Orlando, “S. Francesco di Paola” di Palmi, dell'istituto tecnico economico “De Fazio” di Lamezia Terme e dell’Istituto superiore “Erodoto di Thurii” di Cassano Jonio.

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