«Devo ringraziare la procura perché ha concesso ai volontari la possibilità di andare sui luoghi ed è stato grazie a questa attività su iniziativa della famiglia Mondello che ha consentito il recupero delle spoglie del bambino».
Con certezza «il ritardo anche solo di un secondo relativo a un elemento di prova determina un deterioramento». Lo dice l’avvocato Claudio Mondello, legale della famiglia del piccolo Gioele e cugino del padre del piccolo.
«Abbiamo molta fiducia negli esperti che sono stati convocati per determinare progressivamente la verità - prosegue - però è passato troppo tempo e sono intervenuti elementi esogeni per cui non credo che ci daranno delle risposte certe».
Poi sulla morte di Gioele aggiunge: «Forse si potranno ventilare una pluralità di ipotesi alternative, ma l’elemento che mi interessa, cioè la certezza assoluta senza dubbio escluso, dubito che si possa raggiungere sulla scorta degli elementi di cui disponiamo oggi».
«Sono fiducioso che questi accertamenti porteranno a dei risultati positivi e potranno dare una spiegazione a quanto accaduto». Lo afferma il biologo forense Salvatore Spitaleri, del Centro di investigazioni scientifiche, tra i consulenti di parte nominati dai legali della famiglia Parisi, gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, sottolineando che «sullo stato delle ossa» dei resti del bambino «hanno agito gli animali».
«Sono ottimista di mio - aggiunge - dopo 30 anni trascorsi al Ris ho una certa esperienza. Sono convinto che si potrà fare qualcosa. Non è il momento adesso di dire niente e questo è soltanto l’inizio. Bisogna fare altri accertamenti al momento è troppo prematuro. Sono fiducioso se si saprà come è morto».
«I resti del cadavere sono abbastanza compromessi. Ci sono lesioni da macro fauna, cioè morsi di animali selvatici. C'è del terriccio che è stato analizzato e prelevato. Non si può dire ancora dove il bambino è morto e capire se è stato morso prima o dopo la morte. Sono valutazioni che si faranno concatenando i vari risultati». Così il medico legale Giuseppina Certo consulente della famiglia Mondello che ha partecipato all’autopsia a Messina.
«Abbiamo acquisito dei dati - aggiunge - mancano gli arti e parti di tessuti. Allo stato non è possibile ricavare elementi utili se non da tutti i fattori che potranno emergere dall’indagine specialistica. Deve essere tutto ricostituito
singolarmente mettendo assieme tutti i tasselli. Oggi - chiosa la consulente - non si può mettere alcun punto certo sull'analisi del bambino».
«Abbiamo proceduto con gran parte delle attività che deve svolta sui resti del cadavere, è stata fatta la tac come prima indagine dopo di che abbiamo proceduto con la collaborazione dell’entomologo e dello zoologo forense alle varie attività di ispezione, analisi, prelievo di campioni che naturalmente richiederanno ulteriori approfondimenti». A dirlo Elvira Ventura Spagnolo medico legale a conclusione dell’autopsia sui resti del piccolo Gioele.
L’esame che è stato eseguito al Policlinico di Messina è durato circa 4 ore. «Come ho sempre detto- prosegue-al termine di tutte le operazioni avremo un quadro definitivo e completo, al momento si tratta di agire per singoli passaggi non tralasciando nulla ed evitando di perdere elementi che potrebbero essere utili».
Dice poi «siamo un gruppo ben affiatato, abbiamo diverse professionalità che cooperano e collaborano nelle attività, cercheremo di fare del nostro meglio per ottenere tutto il possibile dal cadavere». Infine chiarisce che i passaggi successivi saranno «ulteriori analisi sia sugli indumenti sia sui resti. È importante agire nel miglior modo possibile e non tralasciare nulla di ciò che il cadavere può fornire».
«Capisco che ci sia questo bisogno di risposte, ma vi dico anche che c'è un milione di insetti e finché non analizzeremo questi insetti in laboratorio non si potrà dire molto. Oggi non è possibile capire se il bambino sia morto vicino alla madre Viviana». Lo ha detto il professor Stefano Vanin, entomologo nominato come perito dalla Procura di Patti, alla fine dell’autopsia a Messina. «Sono stati raccolti un sacco di elementi sia per quanto riguarda la componente medica che veterinaria ed entomologica - ha aggiunto - quindi di elementi ce ne sono. Come ogni corpo ha dato delle informazioni, quanto è informativo lo vedremo. Adesso come nel caso della madre è tutto da analizzare in laboratorio. E' un caso difficilissimo - ha spiegato l’entomologo forense - perché' c'è un clima e un ambiente particolare, anche se qualche elemento informativo è stato estratto. Sul terreno ci sono dei 'segni di giacitura del corpo' - ha concluso il prof. Vanin - il terreno non è compromesso, ma è un ambiente su cui sono passare delle persone».
«Alla luce degli esami strumentali eseguiti sui resti cadaverici del bambino, è necessario approfondire gli accertamenti allo scopo di verificare eventuali correlazioni «causa-effetto» tra alcune particolari lesioni rilevate in sede autoptica e le caratteristiche dei luoghi, ma non solo». Lo afferma, dopo l’autopsia, il direttore del Centro investigazioni scientifiche (Cis), Luca Chianelli, consulente nominato dai legali dei genitori di Viviana Parisi, gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza. «Anche le superfici dell’abitacolo della Opel Corsa - aggiunge - dovrebbero essere valutate nella medesima ottica comparativa: la dinamica del sinistro e l’eventuale presenza di specifiche tracce biologiche all’interno dell’autovettura potrebbero dare corpo ad una prima lettura della fase iniziale della successione degli eventi».
«Se esiste una ferita di arma da taglio sul corpo del piccolo Gioele non lo possiamo dire, non abbiamo la possibilità di fare una valutazione del genere. Non abbiamo concluso le analisi e non possiamo sapere se c'è un riscontro del genere». Lo dice il medico legale Daniela Sapienza, perito della Procura di Patti, al termine dell’autopsia a Messina. «Scoprire come è morto - aggiunge - mi sembra una cosa, in via aleatoria, possibile. Ma dobbiamo vedere gli elementi che il corpo ci fornisce e li valuteremo. Purtroppo ci sono dei fenomeni cadaverici e trasformativi molto importanti e questo rende impossibili alcune valutazioni macroscopiche che in altri casi sarebbero un riscontro oggettivo. Ci sono fenomeni trasformativi e l’effetto della macrofauna e della microfauna - spiega l’esperta - che rendono ovviamente difficile qualsiasi riscontro e valutazione. Abbiamo cominciato a fare alcuni esami su alcuni resti e dovremmo ovviamente continuare affinché riusciamo a raccogliere qualsiasi elemento di giudizio che abbia un riscontro di natura oggettiva che possa servire agli inquirenti».
Nel video le interviste di (nell'ordine): Claudio Mondello, Salvatore Spileri del Cis (componente del pool) biologo molecolare forense e precedentemente Ris al il Comando Carabinieri di Messina, l'avvocato Pietro Venuti, Stefano Vanin e Pina Certo, medico legale consulente nominata da Daniele Mondello.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia