Il via vai attraverso lo Stretto di Messina non accenna a fermarsi. Dopo il caso del treno proveniente da Milano che ieri ha suscitato un polverone e ha fatto scattare una serie di controlli, nella notte si è verificato un altro episodio che rischia di gettare altra benzina sul fuoco.
Trentasei persone arrivate con un pullman agli imbarcaderi di Villa San Giovanni, sbarcate a Messina intorno alle 5.30 del mattino, sono state prelevate da familiari e amici con autovetture private. Tutti muniti erano di autocertificazione, gli è stata misurata la febbre e poi sono state libere di andare via.
Il pullman arrivava da Treviso e dopo la giornata di ieri, con la mobilitazione di forze dell'ordine alla stazione centrale, alla marittima e alla rada San Francesco di Messina, nella notte è come se l'intero sistema di vigilanza fosse sparito. E si apre l'ennesimo caso tra le due sponde dello Stretto.
Intanto sono 30mila le persone registrate sul portale messo a disposizione dalla Regione Siciliana per chi decide di far rientro nell'Isola. "Quello che ci conforta su questi rientri è che se trentamila cittadini hanno voluto registrarsi è perché intendono rispettare le regole. Dopo il 3 aprile vedremo quali sono stati i primi effetti di questo rigore" dice l'assessore regionale siciliano alla Salute, Ruggero Razza, agli imbarcaderi della Caronte & Tourist, a Messina, dove sono controllate da personale medico, polizia e forestali le persone provenienti dal Nord.
"Le misure di pubblica sicurezza competono allo Stato - prosegue Razza - e il dialogo tra la Regione e lo Stato è molto intenso anche in queste ore. Facciamo appello ai cittadini: chi deve ritornare in Sicilia lo faccia solo se indispensabile. Se non ci sono ragioni di indispensabilità, già ora il decreto del Presidente del consiglio dei ministri obbliga alla permanenza presso il proprio domicilio".
"Stanotte - fanno sapere da Caronte&Tourist - c'è stato traffico intenso di auto e pullman. Il rientro continua pian piano. Avevamo tre punti di controllo, tutti sono stati verificati (febbre) e identificati (recupero autocertificazioni) nessuno positivo ai controlli. Ieri pomeriggio un paio di positivi. Oggi pochissimo flusso".
Controlli anche alla stazione centrale di Messina i controlli sui passeggeri dell’Intercity giorno giunto da Roma, l’unico di quelli a lunga percorrenza da e per la Sicilia ancora in viaggio. Dei 117 passeggeri diretti nell’Isola 4 sono scesi a Messina. Solito protocollo: verifiche su autocertificazioni e accertamenti sanitari con termoscanner.
5 Commenti
Saro Genco
15/03/2020 11:18
ennesimo caso fra le due sponde: significa che i calabri non hanno predisposto nessun controllo che comunque sarebbe un deterrente notevole. Qualcuno gli dica cosa fare.
michele gulli
15/03/2020 11:57
fare 1300 km senza nessun controllo è grave in una italia blindata comunque ripeto ai calabresi e siciliani che il sud non è il nord per quanto riguarda gli ospedali
Antonio borruto
15/03/2020 12:47
Perche in questi casi non fare il tampone? Aver misurato la temperatura e verificato che era normale non e' indicativo di non positivita'.
Umberto
16/03/2020 11:32
Buongiorno non riesco à capire che fanno partire gli'auto bus da Treviso questa persone sono dei criminali penzano solo ai soldi profittano del mal ore deg'ialtri qu'Estelle personé le dovrebbero mettere dentro Umberto
Giuseppe Costantino
16/03/2020 17:21
Cordinamento da organizzare bene. Controlli incompleti. Molti irresponsabili che girano per futili motivi.