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La frase sui contadini, le preside del Seguenza di Messina si scusa: "Non volevo offendere" - Video

Dopo 48 ore di polemiche roventi, per un caso diventato di portata nazionale, arrivano le scuse della dirigente scolastica del liceo Seguenza di Messina per le sue infelici espressioni sui figli di contadini e sugli istituti professionali. Ecco il testo integrale del video pubblicato su Facebook dalla dirigente scolastica Lidia Leonardi.

"Salve a tutti, sono Lilia Leonardi, la preside del Liceo Seguenza di Messina - dice in un video la dirigente scolastica - Voglio esprimere il mio dispiacere per quanto sta accadendo. La parte di video che circola in rete in questi giorni, relativa al mio discorso, contiene due infelici espressioni che involontariamente ho utilizzato e che potrebbero aver offeso alcune famiglie. Non era assolutamente mia intenzione offendere nessuno. Io per prima sto male per tutto ciò e per l’immagine che la gente si è fatta di me. Ho sempre portato rispetto per ogni persona e per ogni tipo di lavoro. Il mio discorso non voleva sminuire nessuno e chi mi conosce lo sa".

"Anche se ammetto che effettivamente possa apparire così, a causa della scelta infelice di alcuni paragoni e di questo mi scuso. Nella mia esperienza di insegnante e poi di preside anche in scuole non di città ma di piccoli centri e di montagna ho incontrato studenti splendidi e famiglie davvero piene di valori. Io stessa provengo da una famiglia non ricca, che ha fatto sacrifici per farmi studiare, perciò non potrei mai venir meno al rispetto verso persone con le quali mi identifico. Inoltre, sono stata preside, per anni, di un istituto professionale alberghiero e posso dire con orgoglio che ho lavorato con ragazzi pieni di passione e bravissimi nelle proprie materie di indirizzo. Conservo ancora nel cuore il loro ricordo".

"Mi dispiace, quindi, di non essere riuscita a far passare il pensiero che in realtà volevo esprimere - prosegue Leonardi - Infatti, sono sempre preoccupata di non trovare i soldi per far funzionare la scuola, che necessita sempre di continui interventi che la Provincia non garantisce più da tempo. Ecco perché nel momento dell’iscrizione sono costretta a chiedere alle famiglie il contributo di 50 euro. Così come mi impegno quotidianamente a stimolare i miei ragazzi allo studio della lingua italiana, visto che l’invalsi ogni anno registra le differenze tra i risultati degli studenti del nord e quelli del sud, che risultano in posizioni peggiori. Nello spirito del Natale che si avvicina, mi auguro che questo video serva a ricreare un clima sereno e di fiducia con tutti voi. Grazie".

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