Lei dice tra le lacrime «Che fai, mi segui?». Lui la guarda con disprezzo e urla «E allora!». Dieci secondi, non di più, dura il video che Alessandra Musarra aveva postato sulla sua pagina Facebook, esattamente alle 21.42 del 6 marzo.
A commento quelle frasi già citate in questi giorni, e acquisite anche dagli investigatori nel tentativo di ricomporre il quadro di quanto avvenuto tra il pomeriggio del 6 e la mattina del 7, il momento della tragica scoperta del corpo senza vita di Ale:
«Bravissimi gli attori ogni anno in vista della festa della Donna. Ci sono sempre nuovi temi di violenze sulle donne perché sono in mille modi... E “Un posto al sole” le racconta tutte. Grandiosi». “Che fai, mi segui?”, e quel pianto di paura, oggi fanno venire i brividi.
La mamma attonita, senza parole, guardata a vista dal marito e dai figli. Il papà disperato. Il fratello furente di rabbia. La sorella che non riesce proprio a farsene a una ragione, perché la vita senza Alessandra oggi sembra una notte buia senza fine. Ma forse no, il nero non è il colore giusto, ed ecco che sulla pagina di Carmen compare lo sfondo rosa con un il segno di letto, bianco, non nero. Perché la vita di Ale è stata sì strappata, ma nessuno può portarla via dal cuore dei suoi familiari e di chi le ha davvero voluto bene.
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