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Costretti a lasciare le case per due anni, le voci dal rione Ritiro a Messina: "Siamo preoccupati"

Parlano i residenti nel rione Ritiro di Messina, che dovranno lasciare le loro case per un periodo di due anni.

Situazioni diverse che s’intrecciano. I cittadini sono costretti a lasciare i loro alloggi per consentire il completamento degli imponenti lavori di smontaggio e di ricostruzione del viadotto.

Giorno di sgomberi, di arrivederci o di addio alle proprie abitazioni per decine di famiglie messinesi dunque, secondo un provvedimento deciso dal sindaco Cateno De Luca.

"Sono preoccupata - dice una cittadina -. Vivo in questa casa da 70 anni, e ora dovrò lasciarla".

"Mi servono i soldi per fare il trasloco, sono preoccupata", ha detto un'altra signora. "Non posso affittare una nuova casa, quindi non posso lasciare nemmeno quella dove abito adesso".

Anche un tabaccaio sarà costretto a chiudere: "Non sappiamo ancora nulla di ufficiale, ma dovremo chiudere per un periodo".

"E' la terza volta che ci costringono a lasciare casa nostra - racconta un residente - e ora pure per due anni".

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