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Frodi alimentari,
far rispettare le leggi

Frodi alimentari, tutela della salute, disciplina giuridica dei prodotti agricoli che arrivano sulle nostre tavole: un confronto a più voci quello promosso nell'Aula Magna della Corte d'Appello di Messina in occasione del convegno promosso dalla sezione locale dell'AMMI (associazione mogli medici italiani), presieduta da Francesca De Domenico Leonardi, e dallo Studio legale Caminiti.  Si è parlato delle leggi che regolano il settore, numerose, ben fatte, ma sono carte che se non applicate non servono a nulla. Questo quanto ha sostenuto Raffaele Guariniello, ex sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Torino che ha relazionato su "Obblighi e responsabilità in materia di sicurezza alimentare". Il problema, ha detto, è la sorveglianza sugli alimenti, gli organi atti alla vigilanza sono troppi e manca un vero coordinamento. La proposta è quella di un'agenzia di vigilanza italiana che lavori in due direzioni sul piano della autorizzazioni e sul piano giudiziario per razionalizzare il sistema. All'incontro, patrocinato dall'Ordine degli Avvocati di Messina e dall'Associazione italiana Diritto Alimentare, sono intervenuti tra gli altri il pm Fabrizio Monaco, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Messina su "I prodotti alimentari come rifiuti; brevi riflessioni sul progetto di riforma dei reati agro-alimentari"; Marianna Giuffrida, ordinario di Diritto Agrario, sul tema "La qualità dei prodotti alimentari nella disciplina delle DOP e delle IGP: strumenti di tutela"; Giacomo Gagliano, direttore del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Ha chiuso Alessandro Chiarelli, presidente Coldiretti Sicilia.

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