MESSINA-AVELLINO 2-0
Marcatori: 26' e 13'st Balde
MESSINA: Fumagalli 7.5; Berto 6.5, Ferrara 6.5, Ferrini 6.5, Trasciani 6.5; Kragl 7.5 (34′st Iannone 6), Fofana 6.5 (21′st Marino 6.5), Mallamo 7, Catania 6.5 (34′ Fiorani 6); Balde 8 (40′ st Zuppel sv); Perez 6.5 (21′ st Konate 6.5). All. Raciti 7.5
AVELLINO: Marcone 5.5; Rizzo 5.5 (28′ st Ricciardi 5.5), Moretti 5, Auriletto 5, Zanandrea 5; Maisto 5 (5′ st Mazzocco 5.5), Casarini 5, D’Angelo 5 (15′ st Tounkara 5.5); Kanoute 6.5 (24′ st Di Gaudio 6), Gambale 6 (25′st Trotta 5.5), Russo. All. Rastelli 5.5
ARBITRO: Panettella di Bari 7
NOTE: ammoniti Fumagalli, Fazzi, Zanandrea, Ferrara, Trasciani, Casarini e Zuppel. Corner 2-10. Recupero 1′ e 4′. Paganti 480, abbonati 995, incasso 4122 euro.
Tris di vittorie per il Messina, che batte anche l'Avellino e si rilancia ulteriormente in ottica salvezza, arrivando a +5 sull'ultimo posto in classifica occupato dalla Viterbese (-7 dalla salvezza diretta). Decisivo il rigenerato Balde che segna un gol per tempo. Vantaggio al 25' con una bella palla di Perez per il numero 10, tiro-cross deviato da Casarini che beffa Marcone. Gli irpini erano stati vicini al vantaggio e poi al pareggio ma hanno trovato sulla loro strada un super Fumagalli che ha parato tutto e dato sicurezza alla squadra. Dove non è arrivato il portiere, il palo ha detto no agli ospiti sulla deviazione di testa di Berto.
Nella ripresa, al 13', il bis di Balde, abile e svelto a trovare il tempo giusto a insaccare in area di rigore. Partita di lotta e sacrificio, di testa e carattere, di capacità nella lettura del match di un Messina letteralmente trasformato dalla "cura Raciti", che ora gioca sicuro, facile e commette pochi errori. E quando sbaglia, cerca subito di rimediare. Tra le buone notizie, anche la porta che resta finalmente imbattuta (non succedeva dall'1 ottobre scorso, 1-0 sul Giugliano). Tra i migliori in campo sicuramente Kragl, sontuoso in alcune fasi del match, e Mallamo in mediana, ma tutti hanno dato un ottimo contributo. Risaldata la vecchia amicizia tra le tifoserie di Messina e Avellino, tra cori e striscioni sugli spalti.
La dichiarazione di Sciotto
Il presidente del Messina, Pietro Sciotto, al termine del successo contro l'Avellino in collegamento con i giornalisti in sala stampa, ha dichiarato: «Sono felice per la terza vittoria consecutiva che mi riempie di orgoglio. Però, sono amareggiato perché mi sento carcerato in casa mia mentre la squadra ed i tifosi festeggiano. Sono stanco della continua contestazione con insulti, che vengono sentiti in tutta Italia, di una trentina di persone. La tifoseria mi ama, solo questa piccola parte insiste con lo striscione “Sciotto vattene” ed i cori di insulti. A questo punto mi sento davanti a un bivio: ho speso tanto, anche adesso per rilanciare la squadra, ma questo atteggiamento non deve più continuare».
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