Jeffrey Herlings è il nuovo campione del mondo di motocross 2021, ma la vetrina è tutta per il pattese Tony Cairoli, arrivato all’ultimo Gran Premio della carriera. Il pilota, nove volte iridato, chiude con una caduta e un decimo posto (15esimo complessivo) e archivia la sua ultima annata nel motocross in sesta posizione, a quota 545 punti.
Nove titoli mondiali conquistati (sei dei quali vinti consecutivamente tra il 2009 e il 2014), che lo incoronano al secondo posto nella classifica dei piloti di motocross più titolati della storia. Salito per la prima volta su una minicross a quattro anni, Cairoli ha esordito all'età di sette anni nel minicross, dove ha vinto ripetutamente titoli regionali e, nel 1999, il titolo juniores. Ha gareggiato in seguito in tutte le categorie successive: élite, cadetti ed Europeo85. Poi è sbarcato nel cross che conta, dove i successi si sono rincorsi.
L'annuncio dell'addio, arrivato a settembre, era nell’aria, più volte sul punto di essere manifestato, dato quasi per scontato anche dall’addetto stampa Alberto Martinelli in un’intervista estiva. «Preferisco chiudere con il motocross al top» questo il suo saluto. Il nove volte Campione del Mondo ha vinto 93 Gran Premi e per 177 volte è salito sul podio. Senza lui, il Mondiale Motocross perde uno degli artefici più importanti e longevi della sua storia. Grazie alle sue imprese l’Inno di Mameli ha “tuonato” 93 volte nei cieli di tutto il mondo, iniziando quando da giovane pilota il siciliano nel 2004 ha esordito nel Mondiale Mx2 in sella a una Yamaha 250.
«È stata una decisione difficile da prendere - aveva detto - ma non voglio concludere la mia carriera lottando per la decima posizione. Preferisco chiudere la mia storia agonistica lasciando un bel ricordo e terminando la carriera al top».
«Sento che è arrivato il momento di dire stop, è tempo di cambiamenti: sento di non avere più il fuoco dentro in alcune situazioni. Le statistiche non sono mai contate per me, non le ho guardate neanche all’inizio. Non ho mai fatto caso ai GP vinti o ai Mondiali, nove o dieci non fa la differenza. Ho sempre dato il 100% in pista. All’inizio col 350 credevo di faticare, ma grazie a una seconda marcia molto lunga riuscivo a curvare tra i primissimi se non a centrare l’holeshot».
Tony Cairoli ha rappresentato la storia del Motocross: ha vinto 9 titoli iridati (due in MX2, cinque in MX1 e due in MXGP), è salito sul podio ben 177 volte aggiudicandosi un Gran Premio in 93 occasioni. Col team De Carli ha sempre vinto, col 250 col 450 e ha stravinto soprattutto con il 350. Merito di una guida sublime che l’ha portato a imparare tanto e adattarsi a nuove moto, nuove cilindrate, nuove piste, nuovi avversari, nuovi regolamenti. Il più forte di tutti i tempi ha detto stop al cross che conta.
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