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Processione a Messina, il maltempo non frena la grande devozione per Sant'Annibale

Il tempo poco clemente non ha fermato la devozione dei messinesi che ieri hanno reso omaggio a Sant’Annibale, concittadino illustre, nel XIX anniversario della sua canonizzazione. Una festa all’insegna della gratitudine a Dio per aver donato a Messina un Santo che ha segnato la storia del suo tempo, lasciando un esempio di carità, misericordia e amore verso gli orfani, i poveri e gli ultimi della terra.
La presenza dei bambini e il profumo delle gardenie in ricordo del miracolo compiuto dal canonico di Francia a un fioraio di Cumia, sono il segno evidente di un legame perenne con il fondatore dei padri rogazionisti, «Un dono per la Chiesa e per tutta la società, un testimone luminoso di Cristo e del Vangelo riconosciuto nei quanti avevano bisogno di accoglienza»: lo ha definito così il vescovo di Patti mons. Guglielmo Giombanco, che ha presieduto la messa solenne nella basilica di Sant’Antonio alla presenza delle autorità civili e militari. Il presule ha tratteggiato la figura di Annibale, «Santo capace di tradurre il Vangelo in concreti di vita, consapevole che il cuore della Parola fosse la carità», sottolineando l’estrema attualità del suo messaggio che, ha detto, «invita a riconoscere i nuovi poveri, i nuovi orfani di amore, speranza, futuro, orfani per mancanza del senso pieno della vita, che hanno bisogno di essere orientati nel cammino quotidiano».
Anche il rettore della basilica padre Mario Magro, che ha concelebrato la messa insieme al direttore dell’Istituto Rogazionista di via Cesare Battisti, ai canonici del Capitolo Protometropolitano della Cattedrale, ai confratelli rogazionisti e diocesani, ha ricordato che Sant’Annibale ha lasciato tante tracce della sua presenza e della sua santità intrisa di bellezza, come il Santuario di sant’Antonio, che con coraggio e spirito di sacrificio fece edificare 102 anni fa. La celebrazione, animata dalla Cappella musicale Rogate diretta e accompagnata da Davide Cardile e Angelo Minutoli, si è conclusa con l’atto di affidamento delle Confraternite e il canto delle bambine e dei bambini dell’Istituto Spirito Santo diretti dalla docente Rosa Villari. Prima della processione del busto reliquiario per le vie limitrofe al santuario, mons. Giombanco ha benedetto le gardenie in via Santa Cecilia. Ieri mattina dopo la messa concelebrata da padre Magro e dal cappellano padre Gianfranco Centorrino, la Polizia metropolitana ha reso omaggio al corpo incorrotto del Santo, custodito nella cripta.
Giovedì 1 giugno in occasione della solennità liturgica di S. Annibale, alle 12 l’omaggio floreale dell’amministrazione comunale al monumento di fronte via Cesare Battisti. Alle 20,30 si svolgerà la quarta edizione della “Notte dei Santuari”, promossa in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana.

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