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Pasqua a Messina, grande partecipazione alla festa degli "Spampanati"

Da sempre celebra la vittoria di Cristo sulla morte la secolare processione di Gesù Risorto e della Madonna della Mercede che questa mattina ha sfilato per le vie del centro cittadino. Un evento particolarmente sentito che ha visto tanti fedeli stringersi in preghiera ai piedi dei due simulacri per poi sfilare in processione al grido di “Viva Gesù!” e “Viva Maria!”. Il corteo devozionale, partito dalla chiesa Maria Santissima della Mercede, in via Tommaso Cannizzaro, è conosciuto anche come festa degli “Spampanati”, per il riferimento agli abiti dai colori sgargianti un tempo indossati dalle ragazze del rione.

A organizzarla la Confraternita Maria Santissima della Mercede in San Valentino, guidata dal diacono Giuseppe Sambataro, commissario straordinario, con l’assistente spirituale della Confraternita don Gianfranco Centorrino e il rettore della chiesa della Mercede don Gianni Russo. Intorno alle 10 c'è stato l’attesissimo momento al Duomo per il solenne incontro tra Gesù e Maria, con la caduta del manto nero indossato dalla Madonna, seguito dal volo delle colombe, al termine del quale il corteo religioso ha proseguito lungo il percorso tradizionale.

Alle 18, sempre nella chiesa della Mercede, la Santa Messa concelebrata da don Gianfranco Centorrino e da don Gianni Russo. A seguire la replica dell’incontro dei due simulacri davanti alla chiesa; la distribuzione dei fiori e alle 21 lo sparo di mortaretti.

La tradizione degli "Spampanati"

È una processione antica e ricca di suggestione e dal profondo significato quella che da secoli si tiene in occasione della domenica di Pasqua, con partenza alle 7,30 dalla chiesa Maria Santissima della Mercede, in via Tommaso Cannizzaro. Si tratta dello storico corteo che vede sfilare i simulacri di Cristo Risorto e della Madonna della Mercede, conosciuta anche come festa degli “Spampanati”, per il riferimento agli abiti dai colori sgargianti indossati dalle ragazze del contado che un tempo vi partecipavano.
Un rito sacro che rafforza il legame con le radici più antiche della tradizione che pare abbia origini spagnole costituendo l’unica processione che si tiene in città nel giorno di Pasqua. A organizzarla la Confraternita Maria Santissima della Mercede in San Valentino, guidata dal diacono Giuseppe Sambataro, commissario straordinario, che attraverso quest’antica processione risalente al 1595 consente ai tantissimi fedeli che si stringono attorno ai simulacri di rivivere un intenso momento di fede e devozione.
La festa degli “Spampanati” fu celebrata anche in occasione della Santa Pasqua del 1909, uscendo in processione tra le macerie, tanto che l’incontro tra le due varette avvenne in via Nino Bixio perché la cittadinanza era sfollata da quelle parti. Una processione fortemente voluta dalla Confranternita Santa Maria della Mercede che lo scorso anno, dopo la brusca battuta d’arresto causata dal Covid, pur di dare un segno di rinascita, ha voluto sfilare in corteo nonostante l’obbligo di indossare la mascherina ffp2 lungo il faticoso percorso.
Sulla “Plurisecolare processione degli Spampanati e l’antica vestizione della Madonna” ha relazionato mercoledì scorso il prof. Marco Grassi nel corso di un incontro tenutosi nella chiesa della Mercede, anticipato dall’intervento dell’assessore alla Cultura, Enzo Caruso.

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