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Messina, Basilio e l’orgoglio di portare quel cognome scegliendo di investire nella propria terra

Giovane imprenditore, ideatore del progetto “Aqua”, è il figlio di Adolfo Parmaliana. «Ho studiato Economia a Milano e ora dedico tutte le mie energie per far crescere quest’Isola. Ai ragazzi dico: fate esperienze fuori ma, poi, tornate qui»

«I miei mi hanno insegnato che non ci sono limiti e che la cultura del lavoro unita al rispetto e all’onestà verso le persone che ti stanno accanto, alla lunga, ripagano sempre. Posso affermare che, sebbene non sia stato semplice, ad oggi, mi ritengo una persona che incarna quei valori etici che papà e mamma mi hanno dato. Provando, a mia volta, a trasmetterli nei contesti in cui mi trovo». Curioso, attento ai dettagli e ambizioso. Basilio Parmaliana, classe 1991, porta nel suo cognome una grande eredità . Lui, infatti, è figlio di Adolfo, il professore universitario indimenticato che lottò per la legalità, diventato negli anni un esempio per tanti cittadini onesti. E di Cettina, che ne porta avanti orgogliosamente la memoria.
Sulla sua terra, invece, che guarda oggi come un figlio emigrato di ritorno, non ha dubbi: «La Sicilia mi trasmette pace, ma anche senso di responsabilità nel voler fare qualcosa per renderla migliore ogni giorno». E il suo presente adesso è “Aqua”, un polo tecnologico di ricerca e sviluppo digitale, nato a Barcellona Pozzo di Gotto, che vanta la collaborazione di oltre 40 professionisti tra ingegneri informatici ed elettronici esperti nel settore “Information-Comunication-Technology”. Ma procediamo per gradi, partendo da Basilio e dai suoi passi...

I primi passi

«Dopo la maturità – racconta – mi sono trasferito a Milano, dove ho iniziato il mio percorso di studi in Economia e Management d’impresa alla Bocconi. E sempre qui ho completato il percorso con la magistrale in “Marketing management". Sempre in Lombardia mi sono affacciato al mondo del lavoro e ho collaborato con diverse aziende, come Rcs, proprietaria del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, dove nel dipartimento di digital marketing mi occupavo di gestire i contenuti dell’advertising-online per alcuni brand di proprietà del gruppo Bmw Italia, dove ho lavorato più di 3 anni ricoprendo diversi ruoli. Passando dalla pianificazione delle vendite fino al marketing strategico all’interno del dipartimento di “Business development” dell’azienda».
Il Covid ha rimescolato un po’ le carte e il giovane ha deciso di impegnarsi in un progetto “made in Sicily”, “Aqua”, che già ha sedi a Barcellona e Palermo. E in vista c’è una prossima inaugurazione a Catania. «Io sono il direttore del marketing e della comunicazione e ci occupiamo di progetti innovativi sia sotto il profilo del software che da quello hardware, sviluppando tecnologie nuove che abbracciano la realtà virtuale e aumentata oltre il mondo del Metaverso. Ovviamente, tra le tante cose, lavoriamo anche su prodotti più mainstream, come le classiche app o i gestionali, fino ad arrivare agli ormai popolarissimi siti internet».

La nascita dell'idea

L’idea di questo polo tecnologico, che oggi vede impegnati i migliori ingegneri informatici, meccanici ed elettronici della nostra terra, nasce nel 2020, durante la pandemia, da Nino Lo Schiavo, “ceo” e fondatore dell’azienda, con l’obiettivo di riportare a casa i giovani talenti. «Oggi “Aqua” si misura senza paura con i principali “player” del mercato nazionale, abbiamo clienti in Italia e all’estero che ci apprezzano e ammirano la nostra professionalità e questo ci fa ben sperare per il futuro. Abbiamo in programma l’apertura di nuove sedi e vogliamo dare la possibilità a tanti altri giovani valorosi di mettersi in gioco».

I progetti

Spiccano due progetti in particolare: “Bookelot”, che permetterà di acquistare libri in negozi virtuali e leggerli immersi in uno degli svariati scenari messi a disposizione. E si potrà leggere il testo preferito su una spiaggia, in un bosco o ovunque. “Acquario virtuale”, invece, farà immergere chiunque indossi un visore “Vr” all’interno di acquari che contengono pesci di ogni genere. Inoltre, in futuro potrà essere aggiunta la possibilità di visionare gli scorci più suggestivi delle coste italiane per poterci nuotare e per esplorare le bellezze che offrono. Un po’ come se fosse uno street view subacqueo: «Ci occupiamo – aggiunge Basilio – anche di tecnologie già consolidate e conosciute nel mercato. Tra questi progetti abbiamo “Babilot”, un'app lanciata pochi giorni fa, che mira a semplificare l’esperienza di parcheggio dei cittadini. Attraverso la piattaforma saranno visibili gli stalli liberi, prenotare e pagare la sosta comodamente dal proprio smartphone. L’intero processo è regolato da una serie di sensori posti lungo le aree di parcheggio. E una menzione a parte la merita il progetto che abbiamo sviluppato per “Pta Group”, che permette di capire come le soluzioni che offriamo possono integrare sia software che hardware. Abbiamo realizzato un sistema di gestione e utilizzo di carrelli smart per i supermercati, utilizzabili dai bambini, che riproducono alcuni dei più famosi modelli di automobili. Grazie a dei totem è possibile gestire, pagare e prenotare i carrelli permettendo ai genitori di intrattenere i propri figli durante la spesa».

Il messaggio ai giovani

Oggi Basilio con occhi speranzosi guarda con ottimismo al futuro: «Ai ragazzi dico di non aver paura, di credere nei propri sogni e di non scoraggiarsi alle prime difficoltà. Partire può essere una scelta coraggiosa, ma tornare lo è ancora di più. Studiate, fate esperienze di vita fuori e poi... tornate e fate grande il posto che amate con ciò che avete imparato».

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