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Giulia e Giovanna, da Messina la bellezza e la forza della “sorellanza”

La normalità, il dolore, la tenacia per superare ogni ostacolo. Quel maledetto 27 luglio, il grave incidente a Nizza Sicilia. Giovanna in pericolo di vita, Giulia che ha sofferto e gioito per lei

«In questi mesi ho sofferto tanto, non potevo sopportare questa maledetta distanza che ci divideva. E quando mi hanno permesso di vederti, lo potevo fare solo attraverso un vetro. E così, ogni giorno che venivo, attraverso dei pennarelli e dei fogli, ti trasmettevo il mio amore. Ti scrivevo e ti disegnavo messaggi di speranza. E ti dimostravo che ero sempre con te. Sempre al tuo fianco». Se fosse il titolo di una canzone si chiamerebbe "Da adesso in poi".
Giulia Deani ha 17 anni e una forza sconosciuta che si è accesa lo scorso luglio. Quando sua sorella Giovanna ha avuto un incidente a bordo di una vespa. E improvvisamente il tempo scandito da esami da fare si è fermato. E l'estate di Nizza di Sicilia da vivere a pieni polmoni si è arrestata sulla soglia dell'attesa. A luglio. Fino a esplodere immutata per lei comunque al suo rientro. Come un dono posticipato. «Ci sono situazioni – racconta Giulia – che vorresti cancellare, chiudere in un cassetto e dimenticare. Ma i ricordi, brutti o belli che siano, restano sempre. E così è per me, il passato non si può, purtroppo, rimuovere. In questi mesi, la vita ci ha messo alla prova, una dura prova. E all’improvviso capisci come in un attimo tutto può finire. O può cambiare. Improvvisamente mi sono sentita forte, nonostante io non lo sia mai stata. Ho scoperto di avere tanta forza dentro di me, che non mi aspettavo mai di avere».
Quel 27 luglio l'impotenza regnava sovrana. Giulia era attonita come tutti coloro che pregavano e speravano. E dopo il momento del “perché a noi?”, profondamente umano, si è data la sua di spiegazione: «Ad oggi – continua – penso che se la vita ha deciso di metterti davanti a una prova così difficile ci sarà un motivo. Il dolore non si può evitare, bisogna accettarlo. E bisogna affrontarlo. Ma sono convinta che dopo tutto questo ci sarà qualcosa di ancor più grande che ci aspetta».
Giulia e Giovanna hanno la bellezza della sorellanza, un legame indissolubile che non si spiega con poche parole. Ma adesso è Giulia che ha riscoperto una nuova missione: essere forte per la sorella maggiore, a cui hanno dovuto amputare una gamba, ridisegnando angoli di cielo e sogni, ricordando il giorno del ritorno alla vita con Nizza trepidante e non solo. «Sono immensamente grata a Dio di avere una sorella unica e speciale. Il 23 settembre è stato il giorno della nostra rinascita. E della nostra nuova vita. E lo porterò con me. Sempre dentro al cuore. E sarà per sempre il giorno più importante e più significativo della mia vita». Quel venerdì la piccola di casa aveva il magone, ma ben presto ha capito che sarebbe iniziato un nuovo capitolo. «Quando su una barella – ricorda – ho visto Giovanna varcare la porta dall’ospedale, che in questi mesi purtroppo è stata la sua casa, avevo gli occhi colmi di lacrime. Ma ben presto il dolore ha lasciato spazio alla gioia. In quel momento, ho capito davvero che una nuova alba stava nascendo. Un’alba che arriva a tingere nuovamente la nostra vita».
Gli occhi da oggi in poi sono proiettati al futuro e Giulia augura alla sua guerriera di tornare a sorridere come già fa, ricordandole che non ha niente in meno e che ha invece recuperato una forza in più. «Come la tempesta non tarda ad arrivare, – dice scrivendo un inno alla vita – il sole farà lo stesso. Sorella mia, cercherò di fare del mio meglio per te, avrò spalle tanto grandi e larghe da permetterti di sentirti sempre al sicuro. E sarò il tuo riparo. Ti prenderò la mano e la stringerò alla mia ogni volta che avrai bisogno. Io, nel mio piccolo, mi sento pronta per affrontare questa vita, che nonostante tutto sarà perfetta». E Giovanna intanto pensa già al suo futuro e al traguardo tanto agognato della laurea. E ad una nuova vita da vivere.

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