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Messina, un parco polifunzionale al posto dell’ex Baby Park

E' stata presentata dalla famiglia Vanfiori all’Autorità di sistema portuale

Un avviso che apre la strada ad un nuovo futuro. Che cosa sorgerà è ancora presto per dirlo, ma c’è già chi ha messo una proposta sul tavolo. La grande area dell’ormai ex Baby Park dell’Annunziata si prepara alla sua seconda vita. Dopo aver ospitato per decenni lo storico parco giochi in cui sono cresciute generazioni di messinesi, quei quasi 8mila metri quadri di superficie, accanto alla Villa Sabin, cercano una nuova destinazione.

La chiusura del Baby Park nelle scorse settimane ha riacceso ricordi e nostalgia dei messinesi, un altro simbolo della città su cui è calato il sipario. Oggi, dietro quel cancello chiuso, ci sono i resti di un passato che accomuna migliaia di famiglie, i colori delle domeniche mattina tra giostre, palloncini, zucchero filato e sorrisi.
Fondato nel 1968 da Eugenio Vanfiori e dalla moglie Melina, è stato uno dei primi parchi giochi permanenti della Sicilia. La famiglia Vanfiori portò giostre e riqualificazione di un’area che fino ad allora era simbolo di degrado. Più di 50 anni per una storia che si è chiusa poco prima di Natale, con la scadenza della concessione dell’area che è di proprietà dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto. Pian piano è iniziato lo smantellamento di quel che rimaneva dopo le difficoltà di questi ultimi tempi, soprattutto con l’arrivo della pandemia. Adesso, però, si volta pagina. Da ieri è in pubblicazione l’avviso dell’Authority che apre i termini per presentare proposte e progetti. Tutto parte da una richiesta già depositata, con tanto di progetto. Ed è proprio la famiglia Vanfiori a voler ricominciare da capo, con una struttura nuova e moderna. A presentare la domanda di concessione dell’area è Eugenio Vanfiori, nipote del fondatore del Baby Park. Nella qualità di presidente dell’associazione “Valaba”, ha chiesto il rilascio della concessione demaniale marittima per realizzare un parco polifunzionale per attività ricreative, culturali, sociali e sportive. Lì dove tutto è iniziato con il nonno, adesso potrebbe continuare sulla scia di una tradizione di famiglia che vuole rinnovarsi per offrire ai messinesi uno spazio capace di offrire varie attività, dal divertimento allo sport. L’Autorità di sistema, in applicazione del regolamento di esecuzione del Codice della navigazione, ha così pubblicato l’avviso che apre la possibilità a chiunque di presentare domande concorrenti, richieste di concessione o osservazioni all’istanza già depositata. Per farlo ci sono trenta giorni di tempo. Scaduto questo termine, l’area andrà in concessione all’associazione Valaba e dunque ad Eugenio Vanfiori per realizzare un parco polifunzionale.

In realtà, un interessamento verso la grande area era stato manifestato dal Comune di Messina, che proprio nei giorni della chiusura del Baby Park aveva ipotizzato di inglobare la zona nel progetto di riqualificazione dell’attigua villa Sabin, per cui ci sono a disposizione 4 milioni di euro. Ma a parte qualche confronto interlocutorio non si è mosso nulla, spiega il presidente Mario Mega. Per questo motivo, l’Autorità di sistema ha deciso di andare avanti e pubblicare l’avviso. Anche il Comune potrà presentare eventuali osservazioni nei trenta giorni disponibili e, come spiega ancora lo stesso Mega, in caso di proposta potrebbe godere di priorità in quanto portatore di interesse pubblico. Al momento, quel che è certo è che l’unico progetto in lizza è quello che vorrebbe far nascere un parco polifunzionale proposto dall’associazione Valaba di Eugenio Vanfiori. Tra un mese si scoprirà quale sarà il futuro dopo l’addio al Baby Park.

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