Gaetano Fortunato Genovese, Giulia Impellizzeri, Clarissa Nocera, Carlotta Pelleriti, Carmen Puleo, Maria Celeste Siracusa, Samuele Maria Tringale. Sono questi i nomi dei sette studenti dell’Ateneo Peloritano che, per via delle disposizioni “anti-coronavirus”, questa mattina si sono laureati in Tecnico della prevenzione ambiente e luoghi di lavoro affrontando la prova pratica e la discussione della tesi da casa in maniera interamente telematica.
Attivato il collegamento con la sede centrale dell’Università sono stati accolti dal saluto e l’augurio del rettore Salvatore Cuzzocrea: «Spero che questo periodo si concluda il prima possibile – ha detto rivolgendosi ai ragazzi – e appena finirà vi prometto che riuscirete a rivivere questo momento qui all’Ateneo tra festeggiamenti e il calore di amici e parenti». Tre giorni di lavoro ininterrotto da parte dei tecnici del Ciam (Centro Informativo dell’Ateneo di Messina) hanno consentito alla commissione di laurea, presieduta dalla professoressa Giovanna Spatari, di insediarsi in mattinata nell’aula magna del Rettorato e alle 9.24 dare il via alla prova pratica per i sette laureandi, mentre subito dopo si è proseguito con l’illustrazione delle presentazioni e la discussione degli elaborati.
Poche o nessuna domanda da parte della commissione, sorrisi tesi da parte degli studenti che hanno cercato di dare il meglio, nonostante il clima surreale che si è respirato in gran parte della sessione di laurea.
A proclamarli dottori è stato lo stesso rettore Salvatore Cuzzocrea che ha raccomandato a tutti i ragazzi di rinviare i festeggiamenti e di rimanere a casa, tra gli applausi dei componenti della commissione, mentre genitori e parenti, sbucati nelle inquadrature delle web cam, hanno cercato con fiori e corone di alloro di rendere la festa dei propri figli, laureati al tempo del coronavirus, un po' più normale.
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