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Regionali in Sicilia, De Luca presenta i candidati messinesi. "Vincerò con il 41%" I NOMI

Ci sono anche l’ex sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ed il sindaco di Santa Lucia del Mela Matteo Sciotto, ex Pd, tra i candidati messinesi all’Ars “schierati” da Cateno De Luca nella lista “De Luca Sindaco di Sicilia” (quelli della lista Sicilia Vera verranno svelati il 16 agosto). Sono i nomi a sorpresa, presentati stamattina a piazza Duomo, che si aggiungono a quelli dello stesso De Luca, il presidente di Sicilia Vera (ed ex presidente di MessinaServizi) Pippo Lombardo, il consigliere comunale Alessandro De Leo, la new entry Nicoletta D’Angelo (che proprio ieri, in consiglio comunale, aveva preannunciato l’addio a Forza Italia). E poi la sindaca di San Teodoro, Valentina Costantino; la sindacalista Clara Crocè.

E il candidato alla presidenza, Cateno De Luca, si lancia nelle sue ormai abituali previsioni: “Vi faccio la profezia su Messina: ci sono otto seggi, noi concorriamo a prenderne cinque. In tutto il Parlamento prenderemo da 21 a 23 seggi, più 7 di listino. Arriveremo a 30. Non c’è la maggioranza? E chi potrebbe mai prenderla, oggi? Io vincerò, quel 41% che abbiamo ipotizzato si concretizza sempre di più, perché siamo bravi, ma anche perché sono scarsi gli altri. Fava vuole sfilarsi, così come la Chinnici cerca l’alibi per tirarsi fuori. Il centrodestra non c’è, non c’è mai stato e le faide interne hanno traumatizzato l’intero sistema. Un mio amico usciere mi ha confermato che c’è il ritorno di Nello Musumeci. Qualunque altro candidato ha troppo poco tempo per farsi conoscere, soprattutto se sei mister nessuno come Minardo. Ma come farà a sostenerlo chi ha detto di tutto e di più contro di lui, come Miccichè? La nostra coerenza farà la differenza”. C’è pure una sorta di appello agli elettori dei Cinquestelle: “Non sono il nuovo Grillo, lui non ha mai amministrato nemmeno un condominio e noi abbiamo fatto della competenza un vessillo. Ma ci possiamo permettere di cavalcare il malessere, perché siamo sempre stati in trincea. Noi siamo il nuovo garantito”.

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