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Stretta sui lidi-discoteca di Messina, ecco le nuove regole

Pronta un’ordinanza condivisa con esercenti e rappresentanti di categoria per ridurre il caos sulla riviera

La città che si diverte fra le spiagge della riviera nord, deve prepararsi ad una piccola rivoluzione. Cambiano gli orari della movida e le regole d’ingaggio per il ballo che non sarà... per tutti.
Giovedì scorso a Palazzo Zanca si è riunito un tavolo con tutti i protagonisti dell’organizzazione e della tutela delle regole dell’estate messinese. Coordinato dall’assessore Dafne Musolino e con la presenza della collega con delega alle politiche giovanili Liana Cannata, ha messo di fronte i rappresentanti delle attività balneari, Confcommercio e Confesercenti, Atm e la polizia Municipale con il comandante Blasco.
Per entrare nel merito, serve un prologo metodologico. Esistono due tipi di locali. Quelli che aprono alle serate con una “Scia”, certificazione di inizio attività e che dovrebbero fare eventi occasionali, con meno di 200 persone. Questi sono la maggior parte di quelli presenti sulla riviera. Poi ci sono quelli che hanno una licenza di pubblico spettacolo che invece hanno una specifica autorizzazione del Questore per svolgere attività di intrattenimento musicale. Sul lungomare sono solo 5. Nell’ordinanza in gestazione in queste ore è previsto che le attività legate alla musica possono essere avviate non prima delle 21, quindi non più di pomeriggio. Chi non ha licenza dovrà chiudere all’una di notte e soprattutto non potrà far ballare i suoi ospiti. Chi ha la licenza, potrà fare discoteca e potrà tirare sino alle 3 di notte.

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