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Stretta anti-movida, Carbone (FdI): "Messina non è una città per giovani"

“Ho letto numerosi articoli di giornale che annunciano per le prossime ore l’emissione dell’ennesima ordinanza anti-movida varata dall’Amministrazione Comunale e chiedo urgentemente che vengano posti dei correttivi alle disposizioni elaborate. In particolare, non comprendendone la motivazione, chiedo che venga eliminata la previsione per cui i locali della riviera possano avviare attività legate alla musica soltanto a partire dalle ore 21.00 e non più anche nelle ore pomeridiane come avviene da anni in maniera consuetudinaria tanto a Messina quanto in centinaia di altre località turistiche e balneari anche della nostra stessa provincia” ha dichiarato il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Dario Carbone.

Non lamentiamoci e piangiamoci addosso se la nostra città non viene considerata una città per giovani e se nel periodo estivo vengono predilette altre mete visto che vengono varati provvedimenti anacronistici come l’ordinanza anti-movida annunciata in queste ore. Spero che l’Amministrazione possa evitare di compiere un errore così marchiano e tendere la mano ai tantissimi gestori di attività che con importanti sforzi ed investimenti hanno programmato una stagione di ripresa dopo gli anni bui della pandemia. Non dimentichiamo che le attività commerciali e ricreative rappresentano una fetta importantissima di economia cittadina che va salvaguardata.” continua Carbone. “Auspico un repentino cambio di rotta e qualora ciò non dovesse avvenire chiederò la convocazione in Consiglio Comunale degli Assessori proponenti al fine di esplicare davanti al Civico Consesso le motivazioni di una scelta così controcorrente.” conclude il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia.

Un passo indietro

Giovedì scorso, infatti, a Palazzo Zanca si è riunito un tavolo con tutti i protagonisti dell’organizzazione e della tutela delle regole dell’estate messinese. Coordinato dall’assessore Dafne Musolino e con la presenza della collega con delega alle politiche giovanili Liana Cannata, ha messo di fronte i rappresentanti delle attività balneari, Confcommercio e Confesercenti, Atm e la polizia Municipale con il comandante Blasco.

Il tema sicurezza e l'antidoto

E proprio Blasco ha introdotto, innanzi tutto, il tema della sicurezza. La via Consolare Pompea è fra le strade più pericolose della città. Lo dice lo storico dei sinistri in quell’area che raggiunge i 100 casi l’anno e il 2022 non si smentisce perchè nei primi sette mesi sono già oltre 50. «Regolare quindi gli eccessi del traffico in quella zona, durante i tre mesi estivi – dice l’assessore Musolino – è una priorità dell’amministrazione. La strada è pericolosa e a questo si aggiungono le lamentele di chi abita in riviera ed è disturbata dalla musica ad alto volume, dal caos. E anche chi vuole passeggiare è scoraggiato dalle auto e dai motorini che invadono ogni spazio possibile».
L’antidoto che è stato trovato dal tavolo tecnico di giovedì scorso sarà trasformato in un’ordinanza che sostituirà quella, sempre sul medesimo argomento, varata nell’agosto del 2020. È attesa fra domani e martedì.

Per entrare nel merito, serve un prologo metodologico

Esistono due tipi di locali. Quelli che aprono alle serate con una “Scia”, certificazione di inizio attività e che dovrebbero fare eventi occasionali, con meno di 200 persone. Questi sono la maggior parte di quelli presenti sulla riviera. Poi ci sono quelli che hanno una licenza di pubblico spettacolo che invece hanno una specifica autorizzazione del Questore per svolgere attività di intrattenimento musicale. Sul lungomare sono solo 5.

L'ordinanza, cosa prevede

Nell’ordinanza in gestazione in queste ore è previsto che le attività legate alla musica possono essere avviate dal martedì alla domenica, non prima delle 21, quindi non più di pomeriggio. Chi non ha licenza dovrà chiudere all’una di notte e soprattutto non potrà far ballare i suoi ospiti. Chi ha la licenza, potrà fare discoteca e potrà tirare sino alle 3 di notte. Per scoraggiare il traffico selvaggio, scatterà il divieto di sosta orario ( potrebbe essere dalle 23 alle 03, per non scoraggiare anche chi va solo a cena nei lidi) nelle aree vicino ai lidi (come quelle chiuse ieri per sicurezza con ordinanza). L’Atm si è impegnata a supportare questa iniziativa con i bus shuttle che avranno una frequenza di 15 minuti anche la notte e un costo “politico”: 1,50 euro andata e ritorno con il ticket del secondo viaggio a carico dell’esercente, l’ultimo in cui è stato.

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