"Scrivo questo articolo mentre mi torna in mente il suono delle zampogne che, negli anni della mia infanzia e sempre nel freddo mese di dicembre, ascoltavo per le vie del paese. Ed è proprio così che è nata la mia passione: da bambina ero una di quei piccoli e curiosi spettatori che osservava il lavoro degli adulti, lavoro che, tornando a casa, cercavo di ricreare con grande umiltà. Così da “piccola artigiana” mi cimentavo a costruire i miei semplici presepi con materiali improvvisati e riciclati. Con il passare del tempo ho migliorato le mie capacità e questa passione é cresciuta sempre di più, tanto da non poterne più farne a meno. La mia esperienza è frutto di anni di lavoro, non ho mai frequentato corsi di formazione, sono un'autodidatta che ha sempre osato sperimentare tecniche e materiali nuovi e diversi, ed ha imparato dai suoi stessi errori, maturando, così, uno stile personale. Dedico tutto il mio tempo libero a questa passione: appena ho un’ora libera mi rinchiudo in laboratorio e, animata da un’inspiegabile intuizione creatrice, prendono forma mattoncini, fruttini, tegoline e tutto quello che serve per realizzare il mio presepe. Per costruire un solo presepe, anche se di dimensioni ridotte, ci vuole molto tempo perché i passaggi da fare sono molti e i particolari da aggiungere alla scenografia per arricchirlo e renderlo più bello, reale e unico non bastano mai. Quando si ha una passione come questa, però, non si bada a quante ore si spendono per lavorare su ogni singolo pezzo, si pensa solo a fare il massimo per renderlo singolare. Quando ho incominciato ricordo ancora che la mia famiglia mi ha sostenuto con questa frase: “Segui i tuoi sogni e vedrai che si realizzeranno. Se i risultati saranno eccellenti avrai successo, altrimenti acquisirai un buon bagaglio di esperienze!”. In tutti questi anni è stato proprio così: i miei genitori e mia sorella sono stati un supporto continuo e costante nella mia attività. Un fiducioso apprezzamento e stima mi sono sempre stati rivolti dalla scuola che frequento, sia dall’attuale dirigente, la prof.ssa Angelina Benvegna, sia dalla precedente, prof.ssa Laura Calabró , sia da tutto il personale scolastico. Ho sempre creduto in questa mia attività e punto sempre a dare il massimo. I vari concorsi, ai quali ho partecipato, mi hanno permesso di crescere e di affinare il mio talento artistico, e, viaggiando per le varie città d'Italia, conoscere altri presepisti e confrontare le tecniche usate. Quando mi viene chiesto cos'è per me l'arte presepiale rispondo: “Un dono da custodire!”, perché non è da tutti trasformare un’intensa emozione in una realtà tangibile e far sì che ogni presepe sia una composizione originale. Oggi le mie opere sono apprezzate ovunque, sia a livello nazionale che internazionale, e spesso ricevo numerosi messaggi di gradimento che mi spronano a continuare".
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