Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La protesta di Si Cobas a Messina: "Il vero virus da abbattere è il sistema economico"

Con lo slogan "la crisi la paghino i padroni, noi vogliamo il pane e le rose", il Si Cobas-fronte popolare annuncia anche a Messina la giornata di mobilitazione nazionale in favore di precari, disoccupati e di tutti i nuovi poveri colpiti dalla pandemia.

"Un'emergenza sanitaria che - spiegano gli organizzatori della protesta in piazza municipio - ha fatto emergere tutte le contraddizioni della società in cui viviamo. Un sistema globale, interconnesso e interdipendente che ha favorito la diffusione del virus e lo ha alimentato. Una crisi in cui chi comanda ha dimostrato che per garantire i profitti, alcune vite contano meno di altre e sono sacrificabili. Si è rafforzata la nostra convinzione che il vero virus da abbattere è questo sistema economico, il suo modello di sviluppo, produzione e consumo".

"Anche a Messina nessuno sta dimostrando il coraggio di voler far ripartire la nostra Comunità. Nonostante il Covid-19 abbia generato una serie di licenziamenti e cassa integrazione per molti lavoratori, spingendo circa 12.000 nuove famiglie a rischio povertà. E purtroppo si continua ad affidare i servizi pubblici della città a ditte esterne tramite gare d’appalto pubbliche, a causa la carenza di idonee professionalità locali. Ed a pagarne le conseguenze sono sempre gli stessi: disoccupati e precari".

Proprio per tali ragioni, il SI Cobas Messina propone alle Istituzioni e alle Aziende Partecipate (Messinaservizi Bene Comune, ATM, Amam ) in attesa di Concorsi Pubblici, "una scelta che non si basi più su presupposti di profitto, ma che sia una scelta etica, basata sull’idea concreta di sviluppare investimenti per realizzare progetti formativi atti a promuovere le politiche del lavoro e di stimolare potenzialità in un contesto che fino ad oggi prodotto degrado e disperazione sociale, obbligando i disoccupati e i nostri giovani ad abbandonare la propria terra per cercare fortuna altrove, a causa dell’assenza di occupazione e di esclusione alla vita sociale".

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia