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Radici e futuro, ecco cos’è il Mezz’Agosto a Messina

È il giorno della vigilia dell’Assunta, la città si prepara al grande evento che era stato sospeso negli ultimi due anni a causa del Covid. Stasera la messa ai piedi della Vara. E la passeggiata dei Giganti da ieri in piazza Municipio

È la vigilia della “madre di tutte le feste”, in riva allo Stretto. È un’edizione particolare, quella del Ferragosto 2022, perché sancisce il ritorno in strada della processione più amata dopo due anni di stop imposto dalla pandemia e perché è la prima volta, dopo decenni, che non si vedrà tra le corde della Vara uno dei suoi più grandi cultori, studiosi e devoti: il compianto Franz Riccobono al quale il Comune ha voluto dedicare tutti gli eventi del Mezz’Agosto messinese.
Stasera ci saranno due momenti significativi, la partenza del Cero storico (alle 19 da Palazzo Zanca) verso piazza Castronovo, lì dove, alle 20,30, ai piedi della Vara, si terrà la messa. Contestualmente, Mata e Grifone, i mitici progenitori del popolo messinese, da piazza Unione europa (dove sono stati trasferiti ieri, da Camaro), compiranno la loro tradizionale passeggiata lungo via Garibaldi, fino a a viale Giostra, per poi tornare di fronte al Municipio. Ieri, nell’ambito delle iniziative collegate al Ferragosto, è stata inaugurata, nell’area sottostante il Sacrario di Cristo Re, la statua raffigurante il grande arcivescovo della ricostruzione di Messina, mons. Angelo Paino. La collocazione è stata fortemente voluta dal Coordinamento cittadino, rappresentato dal prof. Piero Chillè, e la statua è un dono della “Fondazione Città del Ragazzo”, creata da un altro mitico sacerdote messinese, padre Nino Trovato. Il progetto del monumento reca la firma di Livio Lucà Trombetta.
Sempre stasera, condizioni meteo permettendo, si terrà lo spettacolo di canti e danze della tradizione, “In Festa con i Giganti”, nell’ambito della rassegna denominata “Là dove un tempo sorgeva il Teatro dei Dodicimila”, sulla scalinata di Palazzo Zanca, a testimonianza della volontà dell’Amministrazione comunale di far ritornare piazza Municipio quello che fu un tempo, l’Agorà della città.
E tutto è pronto per domani, il gran giorno, appunto la “madre di tutte le feste”, che unisce sacro e profano, che mescola storia, tradizione e visioni proiettate nel futuro, perché un popolo che non coltiva la propria identità è come un albero senza radici, prima o poi secca, inaridisce, muore.
Alle 7 del mattino avverrà quello che è il primo atto di questo grande rito collettivo, lo stendimento delle corde e la legatura al cippo della Vara, seguito, alle 9 in punto, dallo sparo di 21 colpi di cannone. La religiosità dell’evento sarà evidenziata, in particolare, dal solenne Pontificale che verrà celebrato, alle 11, in Cattedrale, dall’arcivescovo Giovanni Accolla. Poi, la lunga attesa fino alle 18,30, la fatidica ora del “Viva Maria”, del mare di coriandoli che invaderà piazza Castronovo, degli spari di batteria e della partenza della Processione.
Tra gli eventi collegati, va ricordato quello organizzato dall’associazione culturale “Messina Sacra”: la prima edizione del concorso fotografico dedicato alla “Vara di Messina”. Il contest ha l’obiettivo di valorizzare la processione dell’Assunta, mettendone in rilievo la sua valenza culturale, etnoantropologica e spirituale. Il concorso è rivolto ai fotografi di tutto il mondo e di qualsiasi età, in possesso di cittadinanza italiana o straniera. Le foto dovranno essere inviate alla casella di posta elettronica ([email protected]) non oltre il 15 settembre 2022. La stessa associazione ha curato l’esposizione straordinaria dell’urna della Madonna dormiente (custodita nel monastero di Montevergine), all’interno della Basilica Cattedrale.
Domani si parlerà della Vara di Messina anche su RaiUno, durante il programma “A Sua Immagine” condotto da Lorena Bianchetti e in onda alle 10,30. Ieri era già in città la troupe della Rai che, accompagnata dall’assessore Enzo Caruso e dall’architetto Nino Principato, è stata nei luoghi dove passerà la processione, a partire da piazza Duomo e nei locali della mostra permanente della Vara e dei Giganti.

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