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Le foto di Franco cronista dell'immagine. LA GALLERY

Esposte a Mazara le foto del giornalista dell’Ansa che raccontano l’estate del 2021. Una carrellata di volti e scorci, dall’attraversamento dello Stretto con il traghetto fino a Sorrento, tutto “on the road”

Messina, Calabria e Campania. Un viaggio in questi luoghi meravigliosi, nella stagione del green pass. Nelle foto scattate dal giornalista dell’Ansa Giovanni Franco, questi colori vivi che ti entrano nell’anima e si posano, ecco una carrellata di volti e scorci ritratti dall’attraversamento dello Stretto con il traghetto fino a Sorrento “on the road”, per assaporare passo dopo passo tutti i contrasti e gli aspetti del Sud Italia in questa estate, ormai conclusa, del 2021 preso d’assalto dai turisti in cerca di serenità.
Gli scatti sono esposti in questi giorni fino al 17 ottobre nel collegio dei gesuiti a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, nell’ambito del Festival internazionale della fotografia del Mediterraneo - Marenostrum, diretto da Roberto Rubino.
«Ho voluto documentare – dice Franco – un’altra estate con la presenza della pandemia da Covid-19. Questa volta però rispetto a quella del 2020 la differenza era costituita dai vaccini. Le immagini sono il risultato di un’analisi compiuta nel periodo dei “via libera controllati” alla circolazione per chi era vaccinato o era stato sottoposto ai tamponi per verificare l’eventuale presenza del virus e delle sue varianti. Racconti di immagini colte in strada e in luoghi chiusi di persone che rispettano, ma non sempre, le regole, per lasciarsi alle spalle la pandemia. Una sorta di aperture controllate per non ripetere gli errori del passato».
Ed eccoci così a Messina, poi a Cosenza, Salerno, Casertavecchia, Sorrento e altri luoghi dell’Italia meridionale. Nel festival di Mazara del Vallo sono esposte anche immagini di reporter provenienti da tutto il mondo. «Mazara, città in cui il mare raccoglie intorno a sé storie di fortune e di fallimenti, di ricchezza e di tragedie, dove le vicende umane e i personaggi meritano di essere raccontati, diventa la sede più adatta ad accogliere un Festival che parla di Mediterraneo», dice Rubino.
Per due settimane, lo scorso settembre, altre foto di Franco sono state esposte a Messina nella splendida villa Cianciafara, per la mostra dal titolo “Quell’estate in mascherina. Viaggio nell’Italia del 2020”. Erano venticinque scatti selezionati tra i cinquantasette del reportage fotografico che il giornalista palermitano ha realizzato in oltre tre mesi in Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania e Umbria, per raccontare, attraverso una varietà di immagini, lo stato d’animo delle persone che nell’estate di quell’anno, al termine del lockdown, speravano vivamente in un ritorno alla serenità e alla spensieratezza.
Giovanni Franco in quell’occasione si era autodefinito «cronista dell’immagine e non poeta dell’immagine. Diversa è stata l’estate del ’20 - aveva aggiunto - in cui prevaleva la speranza del ritorno alla normalità, da quella di questo ’21 in cui la speranza vacilla e vi si aggiunge la rabbia. Ho voluto fare scatti a colori, dare luce alla Sicilia che prima era l’isola dei lutti, del degrado, del dolore».

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