Percorrere le pendici dell'Etna a bordo del trenino della Ferrovia Circumetnea e andare alla scoperta dei vini, degli odori e dei sapori del vulcano attivo più alto d'Europa. E’ questa l’idea vincente del Treno dei vini dell’Etna, un’iniziativa che ha coinvolto nel 2017 circa 500 persone, di cui 30% stranieri, 60% siciliani e 19% italiani. Il progetto nasce da un protocollo d’intesa tra la Ferrovia Circumetnea, che mette a disposizione il treno, il G.A.L. Terre dell’Etna e dell’Alcantara, che garantisce gli spostamenti su gommato con il wine bus, e l’associazione “Strada del Vino dell’Etna”, che promuove l’organizzazione del tour ed il percorso di scoperta del territorio Etneo, trasportando il turista in un “vulcano” di odori, sapori e bellezze uniche. Tredici sono state le cantine che hanno aderito all’iniziativa: Scilio e Vivera di Linguaglossa, Russo, Cottanera, Firriato, Palmento Costanzo, Planeta, Tasca d’Almerita e Tornatore di Castiglione di Sicilia, Al-Cantàra, Destro e Feudo Vagliasindi di Randazzo.
Il 9 dicembre scorso si è svolto l’ultimo tour dell’anno a bordo del trenino e i viaggiatori, partiti da Piedimonte Etneo, hanno visitato la cittadina di Randazzo, svolto un’interessante visita guidata presso la Casa della musica, e fatto visita a due cantine di Castiglione di Sicilia. Pane, olio extravergine di oliva, formaggi, salumi, olive e paste di mandorle e pistacchio hanno accompagnato la degustazione di 4 vini: l’Etna Rosso e l’Etna Rosato per la cantina Tornatore; il bianco Tascante Buonora vendemmia 2016 ed il Tascante Nerello Mascalese vendemmia 2014 per la cantina Tasca d’Almerita. Interessante il tour che ha messo in evidenza la biodiversità del territorio dell’Etna e l’attenzione sempre crescente di tanti imprenditori che stanno investendo sul territorio etneo, come Alberto Tasca, amministratore della storica azienda Tasca d’Almerita che dall’800 opera nel centro della Sicilia e che, a partire dal 2008, ha avviato il progetto DOC Etna sul versante nord del Vulcano.
L’iniziativa del treno dei vini dell’Etna verrà riattivata nella bella stagione, con l’arrivo della primavera del 2018, e non mancheranno grandi novità. “L’idea per il prossimo anno – ha affermato la Direttrice dell’Associazione Strada del Vino dell’Etna, Valeria Carastro – è quella di incentivare il servizio e organizzare più giornate nel corso della settimana. Abbiamo molti margini di miglioramento per il prossimo anno. In questi due anni abbiamo lavorato per consolidare il progetto. La Ferrovia Circumetnea percorre da 120 anni questi luoghi, sarebbe un peccato perdere questab opportunità”. Il dato più significativo è sicuramente il rinnovato interesse dei siciliani alla riscoperta del proprio territorio.
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