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A Barcellona carabinieri e scuole per la legalità: nasce il nuovo "presidio" ANC a Villa Levi

No all'indifferenza che lascia campo libero all'omertà e al crimine. Sì alla partecipazione civica, su cui si fonda la cultura della legalità e della responsabilità. Una partecipazione che va coltivata sin dai banchi di scuola, anche attraverso il dialogo con le istituzioni, sempre pronte a confrontarsi con i giovani e a dimostrare la propria vicinanza. Valori espressi proprio nei giorni scorsi al teatro Vittorio Emanuele di Messina durante la celebrazione per il 75. "compleanno" della Costituzione e ribaditi dalla prefetta Cosima Di Stani, che stamattina a Barcellona ha preso parte all'evento organizzato dall'Arma dei Carabinieri e tenutosi in due momenti tra la Villa Primo Levi e il teatro Mandanici. Qui, grazie a donne e uomini dell'Arma, un nuovo presidio isituzionale è già operativo, donando sicurezza nell'ampia area in cui insistono anche il Comune e diverse scuole. Nei locali all'interno del giardino, messi a disposizione dall'amministrazione comunale, si è infatti svolta la cerimonia di inaugurazione della nuova sede della sezione di Barcellona dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC). Presenti, oltre alla prefetta, il vicecomandante generale dell’Arma e Comandante Interregionale “Culqualber”, generale di corpo d’armata Riccardo Galletta, il presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, generale di corpo d’armata in congedo Libero Lo Sardo, il comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, generale di divisione Rosario Castello, e il sindaco di Barcellona Giuseppe Calabrò, oltre ad altre autorità religiose, civili e militari fra cui la senatrice Ella Bucalo, la questora di Messina Gabriella Ioppolo e i vertici della magistratura territoriale.

Presenti il comandante provinciale dell'Arma Marco Carletti, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Gerardo Mastrodomenico, il presidente del tribunale Giovanni De Marco e il procuratore Giuseppe Verzera, i rappresentanti delle associazioni antiracket Pippo Scandurra, Benedetto Giallombardo e Salvo Barresi, Giuseppe Antoci presidente onorario Fondazione Caponnetto.

La cerimonia è quindi continuata in un “Mandanici” stracolmo, alla presenza di studentesse e studenti dei cinque istituti superiori di Barcellona: il “Medi”, il “Ferrari”, il “Copernico”, il “Giacomo Leopardi” e il “Fermi”, con docenti e dirigenti. La colonna sonora è stata affidata alla Fanfara dell’Arma del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, diretta dal luogotenente Mario Paolo Sena, che ha aperto l’esibizione con l’Inno d’Italia per poi proseguire con brani classici e colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema internazionale, concludendo con La Fedelissima, la marcia d’ordinanza dell’Arma dei Carabinieri.

Gli interventi: carabinieri vicini alla gente

Il sindaco Calabrò ha testimoniato il legame del territorio con l’Arma dei Carabinieri “in servizio ed in congedo” rimarcando l’importanza della presenza dell’Associazione Nazionale Carabinieri quale presidio di legalità. Il generale in congedo Lo Sardo ha ricordato come l’Associazione è nata per operare vicino alla gente, con la presenza, diffusa su tutto il territorio nazionale, di ben 1700 sezioni, evidenziando poi l’impegno dell’Associazione Nazionale Carabinieri anche negli interventi di protezione civile, con un centinaio di volontari dell’ente attualmente impegnati nel soccorso alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dalle alluvioni dei giorni scorsi.

Il comandante della Legione Carabinieri Sicilia Rosario Castello, ha fatto riferimento ai carabinieri in servizio ed in congedo come un’unica entità, volta a testimoniare la prossimità alla popolazione.

Premiati i lavori delle scuole sulla legalità

La parte centrale dell’evento è stata animata da studentesse e studenti delle cinque scuole barcellonesi, il cui impegno è simbolo di speranza e rilancio sociale. A prendere la parola anche la preside dell'ITT LSSA Copernico, Angelina Benvegna, che ha sottolineato il valore delle occasioni in cui i giovani hanno modo di dialogare con le Istituzioni, consolidando l'appartenenza ad una comunità di cui sono già componente attiva. Presente anche la preside dell'Istituto Fermi Antonietta Amoroso che ha testimoniato la vicinanza alla famiglia dell'Arma dei carabinieri. E con lo scorrere dei volti di Falcone e Borsellino e il ricordo di Graziella Campagna e delle vittime di mafia, ciascuna scuola ha presentato il proprio lavoro, svolto con l’elaborazione di progetti, filmati, letture e sketch teatrali, che avevano come filo conduttore il tema della legalità e il sentimento di avversione e opposizione a tutti i fenomeni criminali. Tra questi gli atti di violenza e le forme di offesa del prossimo e di danneggiamento dell’ambiente, i delitti di mafia, gli incendi boschivi e il traffico illecito di rifiuti, fino ad arrivare al contrasto dei comportamenti caratterizzati dalla violazione delle regole di vita quotidiana o dalla dipendenza da droghe o alcol.

Il Comando Provinciale Carabinieri ha svolto durante l'anno scolastico un intenso lavoro di incontro e confronto con studentesse e studenti delle scuole di ogni ordine e grado, attraverso un vero e proprio "tour della legalità" che ha toccato in maniera capillare oltre 60 istituti, in città e in provincia, comprese le località più lontane tra i Nebrodi e le Isole Eolie, per promuovere il valore del rispetto delle regole contro bullismo e cyberbullismo, consumo di stupefacenti, comportamenti deviati, coinvolgendo la rete di Stazioni e Compagnie nelle cui sedi i giovani sono stati spesso accolti, immergendosi nella realtà di chi ogni giorno lavora per difendere valori e diritti che sono patrimonio di tutti.

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